“Ambiente svenduto”, Stefàno: “Non ho ricevuto alcun atto giudiziario. Tanti i messaggi di solidarietà”
TARANTO – “A oggi non ho ricevuto alcun atto giudiziario ma non esiste proprio che possa dimettermi sulla base dell’esposto presentato in Procura da Condemi”. Lo ha detto oggi, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco Ezio Stefano a proposito della sua iscrizione nel registro degli indagati per la vicenda Ilva, riferendosi alla denuncia avanzata dal consigliere comunale del Pdl che alle amministrative di un anno fa lo sfidò come candidato sindaco. Stefano ha quindi ripercorso tutte le iniziative assunte sull’Ilva e sull’ambiente partendo dall’esposto che nel 2011 consegno’ alla Procura di Taranto a cui chiese di indagare sull’impatto ambientale dell’Ilva, un esposto, ha rammentato Stefano, “che lo stesso procuratore ha definito corposo e circostanziato”.
Poi, uno sfogo: “Ai dieci-quindici ambientalisti che sono venuti qui in Municipio a contestarmi e a chiedere le mie dimissioni da sindaco, replico dicendo che in questi giorni ho avuto centinaia di messaggi da parte di cittadini che mi hanno chiesto di restare al mio posto”. All’incontro con la stampa hanno preso parte anche molti esponenti della maggioranza di centrosinistra. Ricordiamo che la sua iscrizione, da parte della Procura, nel registro degli indagati, nell’ambito dell’inchiesta “Ambiente Svenduto”, riguarda due ipotesi di reato: abuso di ufficio e omissioni di atti di ufficio (Agi).