Una giornata di note e di lotta: ecco il Primo Maggio “libero e pensante”

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TARANTO – Un Primo Maggio di note e di lotta. E le note non dovranno togliere la scena ai contenuti e al confronto. E’ vero, a Taranto si esibiranno cantanti noti come Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa. Sul palco saliranno artisti di talento come Michele Riondino ed Elio Germano.

Ci sarà anche il mattatore Andrea Rivera che negli anni passati ha calcato il palco del “Concertone” romano di piazza San Giovanni. Ma la loro presenza non dovrà oscurare il significato profondo di un’iniziativa che si inserisce nel solco tracciato lo scorso 2 agosto, quando un’innocua Apecar è piombata in piazza della Vittoria per lanciare la sua sfida contro i sindacati tradizionali, ormai percepiti come distanti “anni luce” dalla tutela dei lavoratori e da chi un lavoro non ce l’ha.

“Sì ai diritti, no ai ricatti”, lo slogan lanciato da tempo dai Liberi e Pensanti, insieme all’interrogativo “Lavoro? Ma quale lavoro?” (quesito quanto mai opportuno in una realtà dove la disoccupazione  è al 40%), sarà il leit motiv di questo Primo Maggio atipico, che aspira a riempire di musica, idee e sostanza il Parco archeologico delle mura greche. Un luogo-simbolo del degrado tarantino che si appresta ad ospitare i germogli di un coraggioso tentativo di risveglio culturale e sociale.

«Per organizzare questa iniziativa ci siamo rivolti a Michele Riondino, un tarantino che si spende per la sua città – ha spiegato Massimo Battista in una conferenza stampa baciata dal sole  – sappiamo che questo suo impegno viene dal cuore». E lui, Riondino non ha avuto remore ad accettare. «Ho abbracciato con entusiasmo l’idea – ha detto – è arrivato il momento di riappropriarsi del Primo Maggio. In questi anni è stato identificato con il festival della musica. Sembra che l’unico interesse sia per i cantanti e i conduttori. Occorre recuperare, invece, il significato più vero di questa giornata affrontando tutte le tematiche legate al lavoro. Taranto, secondo me, con la sua storia, è il luogo più adatto».

Inevitabile, a questo punto, parlare di Ilva e dei tanti, troppi, interessi in gioco. «Dall’estate scorsa ci stanno dicendo che Taranto è la realtà più importante per l’industria italiana e per il Pil nazionale – ha ironizzato l’attore – bene, se le cose stanno così, noi vogliamo appropriarci di questo ruolo. In questo parco si parlerà di diritto al lavoro sia dal punto di vista politico che sociale approfondendo tutti gli aspetti». Nel corso di un dibattito mattutino, come spiegato da Valentina Castronuovo, si darà vita ad un confronto tra tra le varie anime dell’associazionismo. Un occhio di riguardo sarà riservato, ovviamente, alla questione ambientale, con tutte le sue implicazioni.

Uno spazio sarà riservato anche ai più piccoli, che potranno cimentarsi in giochi tradizionali. Dalle 15 in poi (fino alle 24) si passerà alla maratona musicale. Oltre ai già citati Mannoia e Barbarossa,  sono attesi – tra gli altri – Francesco Baccini, Fido Guido, Officina Zoè, Daniele Sepe, Tarentum Clan, The Niro, Giovanni Truppi. Un elenco destinato ad allungarsi. Il passaparola tra gli artisti è già cominciato. E non sarà certo l’incentivo economico a portarli in riva allo Jonio, visto  che la partecipazione sarà a titolo gratuito (è previsto solo un minimo rimborso spese).

Non è un caso, infatti, che sul tavolo della conferenza stampa siano schierate bottiglie di vino “libero e pensante” (rigorosamente locale), in vendita proprio per raccogliere fondi. E’ stato comunicato anche un codice Iban (IT23C0335967684510700153304 – intestato a Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti). La causale per eventuali contributi dovrà essere “erogazione 1 Maggio”. Nel frattempo, i “liberi e pensanti” promuovono per il prossimo 28 aprile una ciclo-passeggiata che partirà da piazza Castello per raggiungere la pineta “De Curtis”. Una tappa di avvicinamento verso un Primo Maggio controcorrente e, soprattutto, “made in Taranto”.

Alessandra Congedo per InchiostroVerde

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