Referendum Ilva, Coldiretti contraria: “Strumento non idoneo”

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“Coldiretti Puglia non ritiene il referendum lo strumento utile per affrontare una problematica tanto complessa e di interesse almeno nazionale  – dichiara il presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – posizione ribadita dal direttore della Coldiretti di Taranto, Aldo De Sario, nel corso della tribuna Rai, organizzata presso il Consiglio comunale”.

Per Cantele, la decisione della Consulta sulla legge “Salva Ilva” apporta chiarezza al quadro legislativo di riferimento: “Sarà finalmente possibile  restituire tranquillità ai lavoratori ma, contestualmente, è necessario e urgente  individuare le responsabilità della proprietà dello stabilimento e definire gli  interventi necessari ad abbattere l’impatto ambientale sino ai limiti richiesti dalle norme, alla delimitazione delle aree e alla quantificazione dei danni subiti dalle popolazioni e dalle attività economiche, tra le quali soprattutto agricoltura e turismo. Ribadiamo la nostra scelta di costituirci parte civile nei procedimenti atti ad accertare le responsabilità del disastro”.

Secondo Coldiretti con le risorse necessarie alla bonifica dovranno, altresì, essere individuati progetti per il rilancio dell’immagine del territorio. “Ci costituiremo parte civile – aggiunge il direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – in tutti i procedimenti tesi ad accertare responsabilità in ciò che è accaduto, per tutelare le imprese agricole che, oltre ad essere coinvolte loro malgrado nella difficile vertenza ambientale che ha ferito duramente il territorio della provincia di Taranto, registrano pesanti perdite in termine di immagine e di reddito”.

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