Piombo nel sangue – I dati relativi ad un gruppo di bambini di Statte (Taranto)

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TARANTO Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa che rivela i preoccupanti risultati delle analisi commissionate dal Fondo Antidiossina onlus e Peacelink. Da segnalare, inoltre, che i presidenti delle due associazioni, Fabio Matacchiera e Alessandro Marescotti, hanno deciso di rivolgersi al garante per l’Aia, Vitaliano Esposito, per conoscere quali sono le emissioni di piombo provenienti dagli impianti dell’Ilva di Taranto, misurate dalle autorità di controllo competenti, e per chiedere se è stata effettuata una valutazione dell’eventuale impatto sanitario di tali emissioni.
“Allo scopo di avere un indizio sulla esposizione al piombo dei bambini che vivono nell’area industriale di Taranto è stata valutata la piombemia di nove bambini tra i 3 e i 6  anni di età residenti a Statte. I bambini avevano valori che andavano tra 22 e i 36 microgrammi/dl di piombo nel sangue. E’ la prima volta che viene effettuato  un simile controllo sul sangue dei bambini residenti vicino all’area industriale di Taranto. Pur trattandosi di un campione non significativo della popolazione generale e di numerosità ridotta e pur non potendosi pertanto generalizzare i dati alla intera popolazione infantile stattese e tarantina, non ci si può esimere dal fare le seguenti considerazioni:
– tali valori non possono che destare preoccupazione per la possibile esposizione di questi bambini a fonti di piombo presenti in ambiente che necessitano con la massima premura di essere individuate ed eliminate secondo quanto indicato dal  Centers for Disease Control and Prevention nel 2012   (1);
– poiché la piombemia è un affidabile indicatore di esposizione e potrebbe indicare una  esposizione recente (settimane precedenti) (2) come affermato dalla OMS (3), si sottolinea che i bambini potrebbero essere  esposti attualmente ad una sorgente agente nel territorio;
– a fronte del fatto che non esistono  valori sicuri di piombemia per l’infanzia e che qualunque livello è associato a possibili  esiti neuropsichici (4) non si può non osservare come tali valori siano di livello tale da destare preoccupazione ed a richiedere interventi urgenti a tutela della salute infantile ed uno screening sulla popolazione generale infantile.
In una prossima conferenza stampa daremo tutti i dettagli di queste analisi”.
Dott.ssa Annamaria Moschetti
Responsabile per  “Ambiente  e Salute Infantile”
Associazione Culturale Pediatri Puglia e Basilicata
Dott. Piero Minardi
Pediatra di famiglia Statte (TA)
Associazione Culturale Pediatri  Puglia e Basilicata
— NOTE —
(2)  Lead exposure
Annette Prüss-Üstün, Lorna Fewtrell,Philip J. Landrigan and José Luis Ayuso-Mateos In “EXPOSURE TO LEAD: A MAJOR PUBLIC HEALTH CONCERN WHO 2010”

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