Marescotti ne ha approfittato per ricordare che il Pm10 a Taranto – a parità di concentrazione – “è 2,2 volte più pericoloso rispetto a Torino o Milano, come specifica lo studio Sentieri dell’ISS” proprio perchè contiene più sostanze inquinanti. E ora torniamo al termine “particolare” citato all’inizio. Nel sito di Arpa Puglia si comunica che il 7 marzo “l’area tarantina è stata soggetta ad avvezione di polveri sahariane. L’evento è stato individuato mediante le carte del modello Prev’Air e le back-trajectories del modello HYSPLIT. Tale fenomeno ha portato al superamento del valore limite di PM10 nelle stazioni del comune di Taranto. In accordo al D. Lgs. 155/10, per tali superamenti sarà effettuato lo scorporo del contributo naturale dalla concentrazione di PM10 registrata”. Resta da verificare, quindi, quali saranno i reali livelli che emergeranno al netto dello scorporo e se il valore limite risulterà comunque superato.
Alessandra Congedo
*In atmosfera esistono masse d’aria con caratteristiche fisiche molto diverse: temperatura, contenuto di vapore acqueo, densità (…). Un’avvezione, calda o fredda che sia, porta in generale un cambiamento del tempo, poiché porta a contatto masse d’aria di natura differente. Proprio per questo motivo, per un meteorologo, l’individuazione delle avvezioni è di fondamentale importanza (fonte: CENTRO EPSON METEO)
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