Ilva, ennesimo lutto – Sospese tutte le attività – La reazione dei sindacati
TARANTO – Ennesimo lutto all’Ilva. L’incidente si è verificato all’alba di oggi (ore 4.40) alla batteria 9 delle cokerie. Due gli operai coinvolti: Ciro Moccia, 42 anni, è deceduto, mentre Antonio Liddi, 45 anni, dell’azienda Mir, è rimasto gravemente ferito. Secondo quanto riferisce l’azienda, l’incidente è avvenuto nell’area cokerie durante un’operazione di intervento di manutenzione alla batteria 9, una delle batterie ferme perché in rifacimento. La dinamica è in corso di accertamento. L’autorità giudiziaria è sul posto. I due lavoratori sarebbero precipitati da un’altezza di una decina di metri. Il presidente Ferrante ed il direttore Lupoli hanno espresso la loro vicinanza ai parenti e in segno di cordoglio sono state sospese tutte le attività dello stabilimento.
SLAI COBAS – “In questa fabbrica la morte non si ferma mai – è il commento dello Slai Cobas – tre operai morti nel breve arco di pochi mesi. Ci uniamo al dolore della famiglia e dei compagni di lavoro e invitiamo tutte le organizzazioni sindacali allo sciopero immediato di 24 ore”.
FIM-CISL – “I conti con quadrano, probabilmente negli ultimi tempi l’attenzione aziendale sulla sicurezza è calata”. E’ quanto si legge in una nota stampa – dopo un triennio fruttuoso senza infortuni, gli ultimi mesi ci ripropongono la triste realtà delle morti bianche all’interno dello stabilimento siderurgico. Ci chiediamo, come mai una tale improvvisa recrudescenza? Gli ottimi risultati registrati in termini di indici d’infortunio avranno un po’ fatto cullare l’azienda? Quesiti ai quali non riusciamo a darci una risposta. Magari vorremmo che l’azienda ci illuminasse un po’ sulla questione. Non è possibile continuare a piangere la morte di nostri colleghi”. La Fim-Cisl conclude così: “Confidiamo nel buon lavoro di indagine, sulle cause dell’incidente, avviato dalla magistratura. Il nostro sciopero di 24 ore, proclamato unitariamente sia in Ilva che nell’Appalto e territorio, nasce per dire basta a questa assurda mattanza”.
FENEAL UIL, FILCA CISL E FILLEA CGIL – “Le segreterie Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil insieme con i lavoratori del comparto edile dell’appalto Ilva, hanno aderito allo sciopero di 24 ore indetto in data odierna da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil ioniche”. Si legge nella nota: “Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil ritengono il tema della sicurezza sul lavoro questione prioritaria, sia in quanto diritto ineludibile della persona-lavoratore che dovere delle aziende, obbligate a porre in essere preventivamente ogni misura idonea ad evitare tragedie come quella vissuta oggi in Ilva”.
VENDOLA: POSTO DI LAVORO COME UNA TRINCEA DI GUERRA – “Tre morti nel giro di pochi mesi costituiscono una tragedia enorme, che trasforma il posto di lavoro in una trincea di guerra. L’ennesimo incidente all’Ilva di Taranto stronca la vita ad un uomo di 42 anni, mentre un altro operaio coinvolto è in gravissime condizioni”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. “Questa infinita tragedia – ha proseguito – pone interrogativi aspri e ineludibili, che riguardano il sistema d’impresa. Tre morti sul lavoro in pochi mesi travalicano la linea che consente di considerarle incidenti, seppur tragici, e fa diventare la tragedia una grande questione sociale che come tale va affrontata. Giungano alla famiglia di Ciro Moccia – ha concluso Vendola – e ai suoi compagni di lavoro le espressioni del più profondo cordoglio mio personale e dell’intera comunità pugliese”.
.