Donne per Taranto contro l’AUA: «Dal Governo licenza di inquinare»

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Il comitato Donne per Taranto denuncia con forza l’ultimo attentato ai territori e alla salute perpetrato dal ministro Clini e dal governo Monti: venerdì scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, su proposta dei ministri dell’Ambiente, della Pubblica Amministrazione e Semplificazione e dello Sviluppo Economico il regolamento che disciplina l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) valida per le aziende al di sotto dei 250 dipendenti e con un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro.

L’obiettivo dichiarato di questo provvedimento è quello di ridurre e semplificare gli oneri a carico delle piccole/medie imprese che non avranno più motivo di preoccuparsi di attuare le varie prescrizioni,  poiché, l’AUA, che avrà una validità di 15 anni e che prevede controlli annuali sull’avanzamento dei lavori a carico delle aziende, non contempla alcuna pena se non una irrisoria sanzione pecuniaria. Ancora una volta questo Governo sacrifica la salute dei suoi cittadini sull’altare del profitto e spaccia per “deregulation” un provvedimento, che in realtà, dà alle aziende licenza di inquinare e di fatto di uccidere.

Dopo il decreto “Salva-Ilva” e dopo quello Salva-Rifiuti che consentirà ai cementifici di bruciare i combustibili solidi secondari arriva l’Autorizzazione Unica Ambientale che darà la possibilità ad inceneritori, discariche, fonderie, raffinerie, rigassificatori e quant’altro di avvelenare impunemente la nostra Italia.

Il Comitato Donne per Taranto

 

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