Ilva, Corte Costituzionale giudica inammissibili ricorsi Procura. Ad aprile udienza su legittimità

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TARANTO – La Corte Costituzionale ha giudicato inammissibili i due ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato presentati dalla Procura ionica in merito al decreto e alla legge “salva Ilva”.  Sarà fissata invece per aprile l’udienza pubblica di discussione delle questioni incidentali relative alla legittimità costituzionale della legge. Il fronte, quindi, non è affatto chiuso. Riportiamo la nota che spiega la decisione assunta.
“In data odierna, la Corte costituzionale, con due distinte ordinanze, ha dichiarato inammissibili i ricorsi per conflitto di attribuzione n. 7 del  2012 e n. 2 del 2013 promossi dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Taranto in relazione al decreto-legge n. 207 del 2012, sia nel testo originario che in quello risultante dalla sua conversione, con modificazioni, nella legge n. 231 del 2012, riguardanti le cosiddette “vicende ILVA di Taranto”. Le suddette ordinanze della Corte costituzionale sono motivate sul duplice rilievo che: a) il conflitto di attribuzione relativo ad una legge o ad un atto avente forza di legge è inammissibile, come affermato da costante giurisprudenza, quando sussista la possibilità di sollevare eccezione di legittimità costituzionale in via incidentale nell’àmbito di un giudizio comune; b) siffatta possibilità sussiste nel caso di specie e si è addirittura concretizzata con la rimessione alla Corte costituzionale in via incidentale, da parte sia del GIP presso il Tribunale ordinario di Taranto sia di tale Tribunale (rispettivamente con le ordinanze r.o. n. 19 e n. 20 del 2013), di questioni di legittimità costituzionale relative al citato decreto-legge n. 207 del 2012, quale risultante dalla sua conversione in legge, e concernenti proprio le “vicende ILVA di Taranto”. Il Presidente della Corte fisserà per il prossimo mese di aprile, nel rispetto dei tempi tecnici per la costituzione delle parti, l’udienza pubblica di discussione delle sopra indicate questioni incidentali”.
CLINI SI DICE SODDISFATTO – «Non ho mai cercato il conflitto di attribuzione tra magistratura e governo». E’ il commento del ministro dell’Ambiente Corrado Clini che aggiunge: «Sono molto soddisfatto per la decisione della Corte Costituzionale perché in questo modo non si andrà avanti su questo tema in attesa di una decisione nel merito sulla legittimità e così  il clima si rasserena».

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