Aia Ilva, ieri incontro in Provincia. Il resoconto di Legamjonici e Wwf

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TARANTO – Arrivano i primi resoconti relativi alla riunione convocata ieri dall’assessore provinciale all’Ambiente Giampiero Mancarelli sull’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata all’Ilva. Cominciamo con il comitato Legamjonici la cui presenza ha avuto come esclusivo obiettivo la presa d’atto di quanto sempre sostenuto: “la necessità di revocare l’Aia ad un azienda priva dei più elementari requisiti, indispensabili a garantire la protezione dell’ambiente e della salute”.

Durante l’incontro, il Comitato ha potuto constatare, come anche sottolineato dall’assessore Mancarelli, il mancato rispetto da parte dell’azienda Ilva dei tempi di attuazione di alcune prescrizioni contenute nell’Aia. Questi i punti critici elencati da Legamjonici: “ad oggi non è ancora pervenuto il parere del ministero dell’Ambiente in ordine a criticità riguardanti rifiuti e acque; l’Ilva ha presentato richiesta di proroga di “soli”  due anni per la copertura dei nastri trasportatori; l’Ilva ha presentato ricorso avverso l’Ente Provincia in merito agli oneri relativi alle discariche in gestione, contrariamente ai proclami di immediato e puntuale rispetto delle leggi e di tutte le disposizioni amministrative”.

Secondo Legamjonici sono “elementi che dovrebbero già allertare gli enti preposti a un atteggiamento cogente e ossequioso del disposto normativo, che prevede non solo sanzioni ma anche la possibilità di revoca della stessa Autorizzazione Integrata Ambientale. Nello specifico tale richiesta viene rivolta all’assessore Mancarelli, affinché si faccia portavoce come rappresentante dell’Ente Provincia di Taranto in sede di Commissione AIA della possibilità di revoca dell’Autorizzazione Integrata Ambientale”.

All’incontro ha partecipato anche il Wwf che ha rappresentato all’istituzione provinciale la gravità della situazione delle discariche Ilva, per la loro estensione, per le modalità di utilizzo nonché per la vicinanza all’abitato di Statte. «Le informazioni possedute – fanno sapere dall’associazione ambientalista – lasciano  presagire che ci sia una grave contaminazione delle falde sottostanti le discariche Ilva che non può certo migliorare se si continua a sversare materiali all’interno. Inoltre, vi sono ben quattro discariche sotto sequestro».

Il Wwf ricorda che la gravità della contaminazione del territorio di Statte è salita agli onori della cronaca dopo la tromba d’aria di novembre e richiede interventi urgenti e non il rilascio di ulteriori autorizzazioni. Per tal motivo, il Wwf ha chiesto all’assessore Mancarelli di valutare la possibilità di imporre all’Ilva di bonificare le discariche prima di procedere al rilascio dell’Aia – seconda parte.

 

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