Ilva, Ferrero (Prc) insiste: «Nazionalizzare l’azienda»

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Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista.

«Riva che non ha rispettato la legge adesso pretende che venga rispettata. Siamo al paradosso. La proprietà dell’Ilva di Taranto inquisita, latitante e agli arresti per il disastro ambientale compiuto pretende, per voce del presidente Ferrante, l’applicazione della legge che permetta all’azienda di vendere materiale prodotto in violazione del sequestro della magistratura. E a questo subordina il pagamento degli stipendi dei lavoratori minacciando la chiusura degli stabilimenti di Taranto, Genova e Novi Ligure. Ciò che il governo Monti, con la complicità di chi lo sostiene, sta permettendo di fare a questi padroni è inaccettabile. Dov’è il piano industriale e di messa a norma dell’Ilva? Dove sono i soldi? Cosa ha fatto Riva in questi mesi per il rispetto della nuova Aia? Vanno  usati i capitali che la famiglia Riva ha accumulato in 17 anni per le bonifiche, la messa a norma degli impianti e gli stipendi dei lavoratori. E l’Ilva va nazionalizzata, l’intervento dello Stato è imprescindibile».

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