Ilva, Nicastro: «Ricavi del materiale sequestrato per ambientalizzare»
“Ormai dallo scorso 26 luglio sulla vicenda Ilva ci si muove sul crinale di un duro conflitto tra Istituzioni dello Stato. Un braccio di ferro che oltre a rischiare di lasciare tutti sconfitti fa intravedere all’orizzonte un ulteriore problema rispetto agli interventi da per risolvere le problematiche ambientali e di salute pubblica che, duole doverlo ammettere, paiono passare in secondo piano in questo momento”. Così l’assessore alla Qualità dell’ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, ribadendo le perplessità palesate anche nella convocazione a Palazzo Chigi di qualche giorno fa.
“Registro un atteggiamento aziendale tutt’altro che collaborativo. Ilva, anzi, continua a mettere surrettiziamente sul piatto della bilancia le problematiche occupazionali e di reddito dei lavoratori incassando decreti legge e norme ad hoc che lungi dal risolvere le problematiche gettano benzina sul fuoco delle tensioni sociali. A questo punto – prosegue Nicastro – non si può prescindere da un gesto concreto dell’azienda che dimostri la volontà di rispettare gli impegni”.
“Tanto per fare un esempio, in un clima così pesante, mi sarei aspettato una richiesta di dissequestro dei materiali finiti con impegno formale da parte dell’azienda all’uso delle risorse ricavate dalla vendita, oltre che per la tutela delle retribuzioni dei lavoratori, anche per gli interventi di ambientalizzazione secondo il cronoprogramma previsto dall’AIA. Trovo singolare – conclude Nicastro – che questo non sia accaduto. È del tutto evidente che sarebbe stato un chiaro segnale di assunzione di iniziative concrete, cosa che tutti i soggetti coinvolti nella vicenda aspettano inutilmente da tempo”.