Ilva, Fiom e Uilm: “Sciopero incomprensibile”

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TARANTO – Fiom e Uilm spiegano perché non aderiscono allo sciopero ad oltranza proclamato dalla Fim-Cisl: «Non comprendiamo le ragioni di tale iniziativa, visto che Fim, Fiom, Uilm, Cgil, Cisl e Uil avevano considerato, unitariamente, gli appuntamenti della prossima settimana cruciali per il destino dei lavoratori Ilva e per la salvaguardia di salute, ambiente e lavoro». Il riferimento è ai due importanti incontri previsti per la prossima settimana:  uno con il presidente del gruppo Ilva Ferrante (22 gennaio), l’altro con il ministro dell’Ambiente Clini, il Garante per l’Aia  Esposito ed il Commissario per le bonifiche Pini (23 gennaio).

«Si era a concordato – continuano Fiom e Uilm – che in caso di risposte insoddisfacenti, ci sarebbero state di sicuro iniziative di mobilitazione dei lavoratori. Riteniamo ancor più incomprensibile tale iniziativa di sciopero alla luce di quanto ci ha comunicato ieri pomeriggio l’ing. Buffo, che ci informava della graduale ripartenza di alcuni impianti (Erw, Tubifici, Laf) grazie all’attuale produzione di acciaio, soprattutto quello prodotto in Acc/1, col conseguente rientro in fabbrica di molti lavoratori all’inizio di febbraio. E’ per queste ragioni che Fiom e Uilm, con grande senso di responsabilità, hanno deciso di non aderire a questo tipo di iniziative».

 

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