Ilva, Fiom e Uilm: «Pretendiamo chiarezza» – La settimana prossima Clini e Ferrante a Taranto
Questa mattina Cgil, Cisl e Uil, Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato il prefetto di Taranto per sottoporgli la grave situazione che persiste all’interno dello stabilimento Ilva. Dopo aver ascoltato le organizzazioni sindacali, il prefetto “si è impegnato a interpellare quanto prima il presidente del Gruppo Ilva Bruno Ferrante per sollecitarlo ad effettuare il più presto possibile un incontro per verificare le prospettive future dell’azienda e di tutti i lavoratori (sociali e appalti)”. E’ quanto viene riferito in una nota stampa diffusa da Rsu e segreterie Fiom e Uilm. Nel pomeriggio i sindacati di categoria hanno incontrato il direttore dello stabilimento Adolfo Buffo che ha illustrato l’ attuale situazione in fabbrica. “Al netto dell’attuale andamento produttivo (17.000 t giornaliere di acciaio)”, si legge nella nota, potrebbe verificarsi “la ripartenza graduale di alcuni impianti, a partire dai primi di febbraio, come il Tubificio Erw ed in seguito di altri impianti come Tubifici e parte del Laf”.
Buffo ha comunicato che il prossimo 22 gennaio, il presidente Ferrante sarà a Taranto per incontrare le organizzazioni sindacali e discutere delle prospettive future dello stabilimento e del Piano Industriale. E’ stato convocato per il 23 gennaio dal ministro dell’Ambiente Clini, presso la Prefettura di Taranto, un incontro per la verifica dell’esecuzione delle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale e per gli interventi urgenti di risanamento ambientale, che vedrà coinvolti, oltre ai sindacati e alle autorità locali, anche il Garante Esposito e il Commissario per le bonifiche Pini, recentemente nominati dal Consiglio dei Ministri. «Riteniamo importante – dichiarano Fiom e Uilm – l’aver ottenuto questi due incontri, attraverso i quali pretenderemo che si faccia chiarezza sulle reali intenzioni dell’Ilva e sugli interventi di applicazione dell’Aia e delle bonifiche, affinché si possano salvaguardare salute, ambiente e lavoro».