Ilva, Nicastro: «Si evacuerebbe un quartiere per salvaguardare l’azienda?»

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“Mi fa trasecolare la notizia che un Ministro della Repubblica pensi all’ipotesi di evacuare un intero quartiere di Taranto, rimandando ad una idea di stato di guerra o, quanto meno, di pericolo imminente. Parliamo da tempo della necessità di dare un carattere prioritario alla valutazione del danno sanitario all’interno dell’AIA e la richiesta continua a cadere nel vuoto. Oggi invece, non si sa in virtù di quali nuovi elementi, si prende in considerazione l’ipotesi dell’evacuazione di un intero quartiere di Taranto”. Così l’assessore pugliese alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro.

“Chi non conosce la storia rischia di ripeterla: se un impianto provoca un pericolo per la salute è su quell’impianto che si deve intervenire non certamente sugli insediamenti umani. I cittadini di Taranto, in particolare quelli del Tamburi, hanno già subito sulla propria vita le conseguenze di ingombranti presenze industriali nell’area. Una evacuazione mi pare un ulteriore affronto alla vita di difficile convivenza con gli impianti che i tarantini hanno avuto sino ad ora. Il tutto per quale obiettivo? Quello di continuare ad anteporre al bene dei cittadini la produttività degli impianti. Credo che, unitamente all’adeguamento tecnologico alle migliori tecnologie, sia impellente – conclude Nicastro – anche un adeguamento culturale ad un nuovo concetto di industria e di attività economica”.

 

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