Evacuazione “Tamburi”, Matacchiera: «Clini smentisce se stesso»

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Le affermazioni del  ministro Corrado Clini sulla eventuale “evacuazione” delle aree cittadine  di Taranto (quartiere Tamburi) più esposte all’inquinamento dell’Ilva sono gravi. Con queste nuove  dichiarazioni il ministro smentirebbe se stesso, soprattutto allorquando  avrebbe “alleggerito”, in  più occasioni, le eventuali responsabilità degli “inquinatori” e gli  effetti delle loro stesse azioni. Tuttavia, l’ipotesi di trasferire altrove le famiglie,  incominciando da quelle più vicine alle aree industriali e a quelle  inquinate, deve  essere presa in seria considerazione, contestualmente al fatto che tutti gli  impianti, che hanno causato questo disastro ambientale e sanitario, debbano  essere immediatamente fermati e che i responsabili risarciscano i  danni arrecati alla popolazione.
Si ricordi che vi è già una  ordinanza del sindaco di Taranto che vieta ai bambini del quartiere Tamburi la  fruibilità di molte aree verdi a causa dell’inquinamento da berillio e antimonio  (più in superficie) e di manganese e triclorometano (più in profondità), ma  anche per i valori troppo alti di piombo, zinco, pcb e idrocarburi pesanti.
Occorre, inoltre, prendere  coscienza che i quartieri più vicini alle industrie, anche dopo l’eventuale  stop degli impianti inquinanti, rimarranno in una situazione di emergenza  ambientale e sanitaria per molti anni, forse decenni, in attesa delle eventuali  bonifiche.  Tutto questo deve far riflettere sul fatto che non è  giusto che quella popolazione debba pagare anche in futuro.
Fabio  Matacchiera (Fondo Antidiossina Taranto  onlus)

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