Salute, Attolini dopo vertice su Taranto: «Impegno concreto da istituzioni nazionali»

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BARI – L’assessore alle Politiche della Salute, Ettore Attolini, ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro tenutosi stamattina sulla questione Taranto e sulla legge per la Valutazione del Danno Sanitario. All’incontro hanno partecipato il capo dipartimento del ministero della Salute, Fabrizio Oleari, rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità e di ISPRA, l’assessore alle Politiche ambientali della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, il direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, il direttore generale di Ares Puglia, Franco Bux e il direttore generale dell’Asl Taranto, Fabrizio Scattaglia.

«L’incontro di questa mattina – ha dichiarato Attolini – è stato proficuo e interessante, innanzitutto perché abbiamo ottenuto un impegno concreto da parte delle istituzioni nazionali che si occupano di Salute e Ambiente, che si sono rese disponibili a partecipare al lavoro di monitoraggio e di protezione dell’ambiente e della salute dell’area di Taranto; posso dire con estrema soddisfazione che la città di Taranto è finalmente entrata a pieno titolo nell’agenda del Governo e delle istituzioni competenti. In secondo luogo, abbiamo definito un modello metodologico di studio che supera la dicotomia fra questioni ambientali e aspetti che riguardano la salute; abbiamo condiviso con le istituzioni presenti la necessità di considerare come un corpo unico la tutela dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadini».

L’incontro si è concluso con l’impegno del ministero della Salute, dell’ISS e dell’ISPRA di condividere dati, metodologie di lavoro e risorse per potenziare e qualificare le attività conoscitive attraverso la redazione congiunta di un Piano di Monitoraggio. «Abbiamo infine condiviso l’esigenza –  ha concluso l’assessore – di terminare la fase interlocutoria del lavoro entro la metà di dicembre, per poter subito entrare nell’operatività e avviare tutti quei processi di monitoraggio sui cittadini, sugli allevamenti e sulla catena alimentare, che consentiranno di acquisire un numero di informazioni sempre maggiore sullo stato di salute dei cittadini e dell’ambiente, utili alla definizione di un quadro ambientale pienamente compatibile con le esigenze di tutela della salute».

 

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