Ilva, Ferrero (Prc) su cassa integrazione: «L’azienda gioca sulla pelle degli operai»

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«Con la scelta di chiedere la cassa integrazione ordinaria per 2.000 dipendenti dell’area a freddo dello stabilimento, cioè quella non sottoposta a sequestro, l’azienda gioca sulla pelle degli operai e continua a penalizzare i lavoratori». E’ il commento di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista che aggiunge: «La proprietà dovrebbe piuttosto discutere e dire – ai lavoratori, ai cittadini, al governo – cosa intende fare e come intende rispettare le prescrizioni della magistratura, mentre ancora non se ne sa nulla. Come dire, nessun progetto per garantire in futuro l’ambiente e l’occupazione e l’unica certezza è che a pagare sono i lavoratori».

Una presa di posizione, quella di Ferrero, che segue di poche ore la notizia confermata dalla stessa azienda. «A causa del perdurare della crisi di mercato già registrata a partire dal primo trimestre dell’anno corrente, fronteggiata sino ad oggi attraverso il ricorso alle ferie e la ricollocazione degli esuberi in altre aree dello stabilimento – si legge in una nota – Ilva Spa comunica che nei prossimi giorni sarà avviata la procedura di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per lo stabilimento di Taranto». La  Cigo interesserà un massimo di circa 2.000 dipendenti a partire dal 19 novembre 2012 per 13 settimane. Questi gli impianti coinvolti: Tubificio Longitudinale (Tul 1 e 2), Rivestimenti (Riv), Treno Nastri 1 (Tna), Treno Lamiere (Tla), Officine centrali di manutenzione, Servizi ed una parte della Laminazione a freddo (Laf).

A. Cong.

 

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