Ilva, Usb: sciopero fino a martedì mattina

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TARANTO – “Se non ci saranno novità positive e non si aprirà un serio confronto con l’Ilva lo sciopero indetto da USB proseguirà almeno sino alle 7 di martedì 6 novembre”. E’ la decisione presa dai  lavoratori del reparto MOF (Movimento Ferroviario), dove è morto il giovane collega Claudio Marsella. L’Usb ha inviato formalmente la nuova dichiarazione di sciopero. I lavoratori  hanno invitato tutti gli operai dell’Ilva ad aggiungersi agli scioperanti.  Ai cittadini di Taranto richiedono invece non soltanto solidarietà, ma una condivisione concreta della loro lotta che è anche per difendere tutta la città.

L’Usb ha inoltre inviato una richiesta di incontro all’Ilva  che “continua ad ignorare la nostra reale rappresentatività. Inviata anche una richiesta al Prefetto per una convocazione urgente delle parti per avviare un confronto con l’azienda sulla piattaforma decisa dai lavoratori e per affrontare i gravi problemi di sicurezza presenti nell’impianto”. Questa la dichiarazione di Fabrizio Tomaselli dell’Esecutivo nazionale confederale USB: ”Forse qualcuno pensa di mettere paura ai lavoratori e di avere a che fare con una protesta stracciona. Ma di stracciona qui c’è soltanto una realtà fatta di anni di impunità per un’azienda che pensa di poter continuare a fare ciò che vuole a dispetto della legge, delle sentenze e della costituzione. Quest’estrema agitazione aziendale dimostra che lo sciopero funziona e rende ancor più evidente che nel recente passato gli “scioperi pilotati” con capi e dirigenti in testa non erano veri scioperi. E’ ora che il governo e le istituzioni intervengano per far rispettare la legge e magari non sarebbe male che si facesse sentire anche il Presidente della Regione. USB è comunque pienamente coinvolta nella vertenza e sostiene in tutti i modi i lavoratori in lotta”.

 

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