Mazza (Idv): “Basta promesse, l’assistenza sanitaria merita risposte serie”
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Patrizio Mazza, consigliere regionale dell’Idv.
“Che a livello regionale per la questione sanitaria si sia fatto il gioco delle tre carte, e che in questo anche l’assessore Pelillo abbia il suo contributo di responsabilità, visto e considerato che assistiamo a dichiarazioni di finanziamenti con milioni di euro che passano da un punto all’altro e che esistono esclusivamente per alcune destinazioni di spesa, ne sono convinto.
Non voglio entrare nella polemica accesa da Lospinuso nei riguardi di Pelillo, che lancia l’idea di richiedere fondi secondo un progetto da inserire nel maxi-emendamento della legge di stabilità, perché sinceramente lascia basiti che su un argomento così importante Lospinuso attui un rimpallo di una responsabilità essendo coinvolti entrambi nella debacle sanitaria.
E’ inaccettabile che si parli di colpe esclusive della sinistra perché vorrei ricordare che quando c’era il centro-destra al governo in regione Puglia i concorsi sono stati fatti ‘a fatica e poco alla volta’, soprattutto nell’area ionica, ed oggi si paga un problema atavico di assenza di personale perché quest’ultimo è stato tenuto in uno stato di precarietà in funzione della politica, concepito affinché la politica potesse nel tempo continuare ad avere ingerenze tenendo sotto scacco i precari della sanità e di contro ottenendo quel ‘placement’ che possiamo facilmente constatare o immaginare.
Oggi accade che i conti non tornano per tanti motivi, oltre che per leggi imposte a livello governativo centrale, nel senso che la spesa non deve superare un budget e quindi a detta del Direttore della ASL di Taranto Scattaglia non deve superare il 50% della spesa del 2009. Tutto ciò penalizza in modo gravissimo la ASL di Taranto, che sconta gli errori del passato, appena citati, per i concorsi mai effettuati, ed è argomento di discussione della Conferenza dei Sindaci dell’area Ionica, nonché della riunione urgente convocata dal Direttore della Asl di Taranto con tutti i rappresentanti istituzionali, sia del parlamento che della regione. Di tre milioni di euro è lo sforamento della ASL di Taranto, ferme le direttive governative per le quali non si può più andare avanti pena la chiusura di più ospedali; del resto il Direttore Scattaglia non può assumersi responsabilità nell’ambito della spesa corrente della ASL di Taranto.
Ecco le gravissime defaillances attribuibili alla politica sia quella targata centro sinistra che targata centro destra. Non si può attribuire le colpe tutte al recente passato, e meno che mai si può continuare a sbagliare come nel recente passato, ecco perché sono contrario a promesse di stanziamenti per operazioni come il ‘Centro Ambiente e Salute’, che non costituiscono impellenze serie e di vera utilità per il territorio dal punto di vista sanitario, meno che mai della prevenzione, specie se, come accade, la politica continuerà a favorire l’esistenza dell’industria inquinante sul territorio, con un ineludibile aggravio di malattie. Per risolvere con determinazione il problema dell’assistenza sanitaria nel territorio e rimediare all’ incidenza di malattie occorre un atto della regione trasversalmente condiviso, che arrivi al Governo e che trovi supporto grazie alle promesse fatte a Taranto dal Ministro della Salute, che ancora oggi ribadisce come per la città bi-mare, in considerazione dei dati riscontrati sulle malattie, occorre andare in deroga stanziando risorse ulteriori rispetto a quelle stabilite”.