Salute a Taranto, lo Stato non può e non deve essere latitante
TARANTO – In attesa della visita del ministro Balduzzi riportiamo il comunicato stampa ricevuto da alcune associazioni.
Gli scriventi movimenti e comitati ritengono inadeguata e tardiva la venuta a Taranto del ministro della Sanità Balduzzi che per i gravi dati emersi e per quanto evidenziato già nel comunicato del 13 marzo 2012 avrebbe invece richiesto un tempestivo intervento per il Principio di Precauzione .Un territorio sfregiato e devastato , saturato di veleni perche’ immolato agli alti interessi dello Stato fino al 1995 e dalla massimizzazione del profitto consentita per omissione dei controlli al privato dal 1995 ad oggi avrebbe meritato ben altra attenzione. Non ci sentiamo rappresentati e tutelati ne da questo Governo ne dai suoi ministri che contravvengono quanto sancito negli articoli della Costituzione Italiana su cui si fonda lo Stato Italiano.
E’ gravissimo che a tutt’oggi i bambini nelle scuole del quartiere Tamburi debbano far lezione in presenza di gas che provocano malesseri e stordimento e in mancanza di Piano di Emergenza Esterno per i rischi dovuti alle Grandi Industrie che preveda come comportarsi ; che a seguito dell’indagine effettuata dal’ARPA Bari a giugno 2009 con strumento mediOdor riteniamo possa essere Idrogeno Solforato di cui furono evidenziati picchi di ben 13 ppb in soli 13 giorni di campionamento; detta indagine non fu mai piu’ ripetuta ; ad oggi quasi tutti i bambini del quartiere Tamburi anche in tenerissima eta’ soffrono di asma, allergie stordimenti e confusione mentale , rammentando che sono le patologie proprie dovute all’esposizione di questo pericolosissimo gas letale quanto il cianuro e più pesante dell’aria (peso specifico 1,19) per cui vi e’ una permanenza nei luoghi più in basso e i primi a subirne le dannose conseguenze sono proprio i piu’ piccoli a causa della statura.
L’evidenziarsi di questa problematica imponeva un immediata assunzione di responsabilità, la venuta a Taranto oggi e’ offensiva e inutile per questa comunitaà cosi gravemente oltraggiata; in una giornata non si possono risolvere inadempienze di chi colpevolmente e’ stato assente negli ultimi decenni; la gravissima situazione attuale richiede la presenza in pianta stabile dello Stato per immediati interventi per tamponare l’emergenza e predisporre screening di massa, leggi che consentano di superare problematiche come i tempi di attesa (due anni e oltre) per la necessaria prevenzione e l’ascolto e la condivisione con il territorio delle iniziative a intraprendersi in un working progress in cui lo Stato non puo’ e non deve essere latitante!
Vanni Ninni, portavoce dei seguenti movimenti e comitati
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