Per la Fiom-Cgil “un’altra Ilva è possibile”

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TARANTO“Un’altra Ilva è possibile”. E’ ciò che si legge in una nota della  Fiom Cgil contenente le ipotesi di una piattaforma rivendicativa da presentare all’azienda se incasserà l’ok dei lavoratori. Riportiamo di seguito il testo del documento.

La Fiom-Cgil, sulla base della discussione svoltasi nelle assemblee del 4 ottobre scorso e nel rispetto del mandato ricevuto,propone la seguente ipotesi di piattaforma rivendicativa, al fine di conquistare un accordo condiviso che corrisponda alle aspettative dei lavoratori dell’Ilva. Il risanamento ambientale, gli investimenti necessari, il lavoro in sicurezza, la prevenzione dai rischi per la salute sono per noi obiettivi irrinunciabili.

IPOTESI DI PIATTAFORMA

1. PIANO DI RISANAMENTO

A partire dalla gravissima situazione ambientale determinatasi negli anni che ha causato il sequestro giudiziario in corso rispetto ai quali l’atteggiamento dell’Ilva è sinora stato di rinvii delle scelte radicali che si impongono, si richiede alla Direzione aziendale la presentazione alle Organizzazioni Sindacali e alle Rsu della proposta di PIANO di RISANAMENTO ILVA, completo e articolato per ciascun impianto sottoposto a sequestro, con annesso cronoprogramma che indichi i tempi e le modalità della sua realizzazione, nell’obiettivo di definire scelte e contenuti (esempio: copertura parchi minerali). Prevedere specifici diritti di informazioni per le Organizzazioni Sindacali e Rsu in tutta la fase di risanamento. Garantire in trasparenza l’accesso all’informazione per tutti i lavoratori. Prevedere diritti di informazione sull’affidamento di lavori a ditte specializzate per gli adeguamenti impiantistici. Si richiede, altresì, il programma degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria anche per le aree non sottoposte a sequestro.

2. PIANO DEGLI INVESTIMENTI

Al fine di rendere fattibile quanto richiesto al primo punto e considerando del tutto insufficienti le risorse sinora annunciate, si richiede che il Piano di Risanamento sia corredato dagli investimenti necessari e adeguati alla situazione di grave emergenza, indicando analiticamente per ogni impianto le risorse economiche proprie che l’azienda intende impegnare e, ove non fossero sufficienti, l’eventuale ricorso a forme di prestito pubblico, così come accade in altri paesi. Il Governo nazionale si impegni in tal senso anche in sede europea, al fine di non incorrere in sanzioni dell’UE per “aiuti di Stato” non più consentiti.

3. PIANO DI GESTIONE DEL PERSONALE e FORMAZIONE

Non è più rinviabile da parte della Direzione aziendale la predisposizione del Piano di Gestione del Personale indicando, per ciascuna area, il reimpiego dei lavoratori negli interventi di messa a norma degli impianti, fermo restando la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Analago richiesta deve valere nel rapporto fra Ilva e aziende degli appalti nell’impiego dei dipendenti di tali aziende.

Le nuove applicazioni tecnologiche per l’adeguamento degli impianti sono destinate a modificare il processo lavorativo e organizzativo e richiederanno l’aggiornamento professionale delle risorse umane, tali da porre già l’esigenza di dotarsi di PIANI FORMATIVI che richiediamo vengano rapidamente predisposti dall’azienda.

4. VIGILANZA E PREVENZIONE SANITARIA

Si richiede di rendere esigibile quanto previsto dall’accordo 17.9.2010 in materia di Ambiente e Sicurezza e di attribuire ai Rls e Rlssa nuove funzioni di verifica e di controllo nella fase di risanamento per tutto quello che le modifiche organizzative potranno implicare, a partire dall’attivazione di specifici programmi di formazione e aggiornamentoperiodico, avvalendosi anche di competenze esterne quali ASL,INAIL,ARPA.

Si richiede di riconoscere anche ai Rls e Rlssa la funzione di soggetto che interagisce con il Centro Salute e Ambiente istituito dalla Regione Puglia presso l’ex ospedale Testa, nonchè di creare un presidio permanente dedicato al monitoraggio dell’igiene e tossicologia industriale. In questo ambito si dovranno prevedere visite specialistiche, da effettuarsi presso strutture pubbliche, connesse ai fattori di rischio.

5. AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE

Si richiede al Ministero per l’Ambiente e all’intero Governo che il riesame dell’AIA corrisponda all’adozione delle più avanzate tecnologie disponibili (BAT e BREF) da parte dell’Ilva al fine di ridurre le emissioni, al recepimento delle prescrizioni della Magistratura al fine di rimuovere le cause che hanno determinato il sequestro giudiziario, alla Valutazione del Danno Sanitario come previsto dalla legge regionale n.21 del 4 agosto 2012 a prevenzione del rischio per la salute e del Regolamento attuativo. Si richiede al Ministero per l’Ambiente di convocare le Organizzazioni Sindacali, prima dell’adozione del provvedimento, al fine di conoscere in trasparenza le prescrizioni che s’intendono prevedere.

IL REFERENDUM SI SVOLGERA’ NEI GIORNI 9,10,11 OTTOBRE PRESSO GLI SPOGLIATOI E LE MENSE.

LO SCRUTINIO AVVERRA’ GIOVEDI’ 11 ALLE ORE 13,I LAVORATORI CHE INTENDONO ASSISTERE SONO SIN DA ORA INVITATI.

PARTECIPATE IN MASSA AL VOTO AFFINCHE’ LA PIATTAFORMA ABBIA IL CONSENSO E IL SOSTEGNO DELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI LAVORATORI.

RIVENDICHIAMO IL DIRITTO AL LAVORO, SENZA SCAMBIARE LA SALUTE!

UN’ALTRA ILVA E’ POSSIBILE!

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