Ilva, il comitato “Donne per Taranto” lancia una petizione
TARANTO – Nuova iniziativa oggi 23 settembre per il comitato Donne per Taranto che dalle ore 10 alle 13 e dalle 17,30 alle 21,30, in piazza della Vittoria, raccoglierà le firme per una petizione rivolta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al ministro dell’Ambiente Corrado Clini, al ministro della Salute Renato Balduzzi, e per conoscenza al procuratore capo Franco Sebastio e al gip Patrizia Todisco. Ecco cosa si legge nel documento predisposto dal comitato:
Premesso che:
1 – a Taranto viviamo da anni una situazione di Emergenza Ambientale e Sanitaria e fino ad oggi la Politica si è mostrata assente e sorda dinanzi al grido di dolore di una comunità che ha continuato a essere sacrificata sull’altare del Profitto;
2 – la Magistratura ha fatto finalmente luce su quanto noi stiamo denunciando da anni e nonostante ciò, la Politica ha continuato a essere lontana da una reale e concreta presa di posizione per risolvere urgentemente, questa situazione che definiamo un Crimine;
3 – la Salute e la Vita umana sono beni primari e inalienabili dell’individuo, la cui salvaguardia va assicurata ad ogni costo senza detrazioni né alcun compromesso, come recita l’art. 32 della Cost.: “La Repubblica tutela la salute come FONDAMENTALE diritto dell’individuo e interesse della collettività“;
4 – i BAMBINI sono i più fragili e i più esposti e non possiamo aspettare oltre per tutelare la loro Vita già molto compromessa
I sottoscrittori di questa petizione chiedono
– al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
– al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini
– al Ministro della Salute Renato Balduzzi
1. di rendere pubblici e accessibili URGENTEMENTE e prima che venga rilasciata l’AIA per l’Ilva spa, l’aggiornamento 2008 dello Studio Sentieri riferito a Taranto e Statte;
2. che tali dati vengano inseriti nella discussione AIA alla quale noi ci opponiamo con forza;
3. che si compiano azioni URGENTI per porre immediatamente fine a questo massacro che si sta perpetuando a danno nostro e dei nostri figli
informano
che intraprenderanno azioni risarcitorie non solo nei confronti di chi ha Inquinato ma anche nei confronti di tutti coloro che erano e sono a conoscenza della situazione di Emergenza Ambientale e Sanitaria nel SIN di Taranto e nulla hanno fatto di concreto per porre fine a tale crimine.