TARANTO – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del circolo Prc “Peppino Impastato”.
Torna attualissima l’intervista di Enrico Berlinguer de “la Repubblica” del 28 luglio 1981 dove evidenziava come i partiti fossero diventati macchine di potere che gestivano interessi, “a volte i più disparati, più contradditori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune”.
In questi giorni Taranto è risaltata alla stampa nazionale, non solo per le gravi vicende ambientali legate allo stabilimento siderurgico emerse da un’inchiesta giudiziaria che ha evidenziato come Riva si è mosso in una spietata logica capitalistica, in sostanza garantendosi un guadagno esagerato, spremendo come limoni i lavoratori e la stessa città , sputando gas velenosi (secondo le risultanze dei periti nominati dal GIP Todisco) senza dar conto a nessuno , se non al proprio profitto, ma anche per l’Ambiente Svenduto, altra inchiesta che sta facendo tremare politici e istituzioni.
Al vaglio della magistratura c’è il “sistema Archinà”, attraverso il quale l’Ilva tramite il suo PR (public relation) cercava la “collaborazione” delle istituzioni. Accade anche questo nella città dei due mari! Chi sembra particolarmente scosso e preoccupato da questo filone è il PD. La questione morale tra “democristiani” all’interno del PD, ha dell’incredibile. Incredibile per una serie di questioni non di poco conto: chi ha convocato la conferenza stampa, stava per mandare sul lastrico la sanità pubblica tarantina a favore di un progetto, quello del San Raffaele del Mediterraneo che attraverso finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Puglia, avrebbe portato alla chiusura di due ospedali pubblici per una gestione privatistica.
Il piano di svendita della sanità pubblica dato nelle mani di quel diavolo di Don Verzè , è saltato anch’esso dopo l’intervento della Magistratura che ha scoperchiato un altro caso di bancarotta del cosiddetto “sistema San Raffaele”. La questione morale non va utilizzata a proprio piacimento: i partiti maggiori hanno tradito i loro elettori, addirittura su di essi aleggia il sospetto di finanziamenti elargiti dal padrone dell’ILVA, pertanto sarebbe opportuno disfarsi di quelle ingenti somme, incominciando sul serio a mettere in campo politiche tese a migliorare e favorire i ceti sociali più deboli. Basta tatticismi e chiacchiere da bar, Taranto ha bisogno di una svolta radicale e il PD non rappresenta quella parte sana del paese che lotta ogni giorno per la difesa del posto di lavoro, per il welfare, per i beni comuni, insomma per un altro mondo possibile.Il PD è l’espressione dei poteri forti, di chi decide:
– di abbattere i diritti dei lavoratori , come avvenuto in occasione della riforma del mercato del lavoro dove con un colpo di spugna è stato cancellato l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori,
– di votare a favore della modifica dell’art.81 della Costituzione sul pareggio di bilancio,
– di sostenere il fiscal compact,la spendine rewiew e la controriforma delle pensioni.
Siano rese pubbliche le intercettazioni di quella Taranto inquinata moralmente che ha consentito alla grande industria di farla da padrone in questi anni, abbiamo bisogno di chiarezza, perché la politica e i partiti non sono “tutti uguali”, il Partito della Rifondazione Comunista ha da sempre condannato e contrastato l’atteggiamento arrogante del padrone delle ferriere! Bonifichiamo 50 anni di inquinamento industriale e morale!