TARANTO – Avevamo dato la notizia sull’imminente blocco della materie prime sabato scorso, dopo aver raccolto le dichiarazioni del procuratore capo Franco Sebastio, al termine dell’incontro con i custodi a cui sono affidate le aree dell’Ilva poste sotto sequestro. Ora si registra un’importante novità: il blocco è stato formalizzato dagli stessi custodi. Una direttiva specifica è stata consegnata all’azienda e riprende quanto aveva affermato il procuratore. Lo stop ai parchi arriva a poche ore dall’incontro tra i sindacati e l’Ilva, durante il quale l’azienda aveva annunciato nuove misure a partire da lunedì prossimo per contenere le polveri dei parchi minerali, assicurando l’irrorazione, con acqua, delle strade e delle aree circostanti gli stessi parchi, e aumentando da 13 a 21 i turni di lavoro del personale in servizio. Un rimedio che il procuratore Sebastio ha già bocciato definendolo non solo inutile ma anche dannoso perché l’acqua finirebbe nel terreno sottostante provocando ulteriore inquinamento. “Dobbiamo aggiungere un’altra ipotesi di reato?”. E’ stata la sua domanda. Intanto, Ilva sta già esaminando la direttiva dei custodi e ha programmato un vertice a Milano per domani. Oltre alla situazione dei parchi minerali, nei loro rapporti alla Procura, i custodi hanno segnalato un’altra grave criticità: lo scarico delle stesse materie prime dalle navi ai pontili del siderurgico.
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