Verdi, reti ecologiste e civiche – Il punto di vista di Mazza (Idv)

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L’attività della nuova amministrazione di Taranto stenta ancora a delinearsi ed anche la scelta sui nomi della Giunta municipale diventa una strategia da Risiko dei partiti, però c’è qualcuno che ha le idee già molto chiare, e sicuramente le ha sempre avute chiarissime prima ancora di cimentarsi per la seconda volta alle amministrative, effettuando un utile ed ingegnoso, politicamente parlando, ennesimo cambio di casacca; che non si dica che io non ve lo avevo detto!

Il commento viene spontaneo alla luce di una recente intervista fatta da un giornalista al consigliere comunale di Taranto Mario Laruccia, candidato eletto nella lista “Rinascere Taranto con Bonelli”, precisamente una delle cinque liste che hanno appoggiato al Comune come candidato sindaco il leader nazionale del partito dei Verdi Angelo Bonelli.

Laruccia ha dichiarato ufficialmente che per quanto riguarda il suo operato da consigliere farà capo esclusivamente alla propria lista “Rinascere”, ed eventualmente a chi solo di codesta ne tira le fila, ragione per cui prendendo atto del suo parlare, finalmente privo di riserve mentali, mi complimento per aver espresso un concetto che lo rende coerente con sé stesso e con quanto precedentemente ha fatto politicamente come rappresentante dei democratici di sinistra, quindi SDS, poi candidato alle provinciali per “la Puglia prima di tutto” in alleanza con il PDL, poi tra le fila dei Riformisti, ed ancora candidato alle recenti primarie comunali del popolo del centro sinistra, e per finire eletto appunto nella lista “Rinascere per Taranto con Bonelli; davvero chapeau al suo innegabile stile politico, ma ripeto: “nemo profeta in patria”!

Gli unici che non si sono accorti di quanto espresso più chiaramente oggi da Vito Mario Laruccia sono stati proprio quella porzione di ambientalisti, che ora si possono anche classificare politicamente in quanto candidati e sostenitori dei Verdi – Reti Ecologiste Civiche, i quali hanno riferito e pervicacemente difeso la tesi, durante la campagna elettorale, che avrebbero appoggiato: gente non coinvolta con vicende partitiche, eppure Laruccia proveniva da svariati schieramenti di partiti, e giammai avrebbero supportato qualcuno che poteva riferirsi ai sistemi di potere delle amministrazioni precedenti, eppure Laruccia è sempre stato un fedele di Gaetano Carrozzo, quindi costoro avrebbero operato scelte capaci di distinguersi dalla politica tradizionale.

Per quanto fino ad oggi dichiarato devo complimentarmi con quegli ambientalisti, ormai del partito dei Verdi, perché sono riusciti a contravvenire ad ogni principio fino ad oggi snocciolato alla cittadinanza di: serietà, coerenza, consapevolezza e grande illuminazione!

E mentre Laruccia lancia i propri “avvisi”, ringraziando per essere stato nuovamente riconfermato per altri cinque anni in consiglio comunale, e decidendo di muoversi indipendentemente dal resto della ciurma di liste ambientaliste dei Verdi vedo Bonelli sempre più annacquato dopo aver registrato comunque un buon successo, perché evidentemente non sa che pesci prendere in questo momento, considerando che le prossime opportunità per lui sono rappresentate dal fatto di candidarsi al Parlamento, e certo non rimanere a fare il consigliere comunale a Taranto; la città dei veleni in tutti i sensi!

Bonelli per fare una manovra del genere dovrà fare grossi compromessi, tali da smentire appieno le tesi sciorinate durante la campagna elettorale dagli ambientalisti dei Verdi. Non posso che prendere atto di quanto accade e restare ad osservare senza tralasciare commenti e considerazioni ma è certo che: “Una volta deciso che la cosa può e deve essere fatta, bisogna solo trovare il modo” cit. di Abraham Lincoln, e quindi mi congratulo con Laruccia per essere riuscito a trovare il modo per tornare ad essere dov’è!

Patrizio Mazza, consigliere regionale della Puglia per l’Italia dei Valori

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