L’Ordine dei Medici bacchetta il Centro Studi Ilva: “Esperti pagati non garantiscono indipendenza”
TARANTO – La commissione ambiente dell’Ordine dei Medici provinciale bacchetta il Centro Studi Ilva. Dopo aver partecipato al convegno “Diossina e salute: le esperienze internazionali”, che ha chiamato a Taranto esperti internazionali, la Commissione, pur ringraziando dell’invito e sottolineando l’opportunità del percorso di confronto intrapreso, dichiara “che un maggiore apporto alle conoscenze sarebbe garantito da scienziati indipendenti e privi di dichiarati e palesi conflitti di interesse”. Ed aggiunge: “Chiamare al tavolo professionisti che dichiarano compensi economici dall’azienda non garantisce la necessaria imparzialità, che è propria di ogni confronto scientifico, su temi di così grande rilevanza per la pubblica salute”.
Si legge ancora nel comunicato dell’Ordine dei Medici: “Hanno mostrato di avere scarse e parziali conoscenze dei dati relativi alla contaminazione dell’ambiente tarantino, e dichiarato di non conoscere i dati sanitari relativi alla popolazione tarantina esposta all’inquinamento emersi dalla perizia epidemiologica ed anche ricavabili dalla copiosa letteratura scientifica sull’argomento. E’ del tutto evidente che a fronte di questa scarsa competenza sulla situazione tarantina è difficile accettare conclusioni ottimistiche che risultano prive di fondamento scientifico”. Infine, la Commissione Ambiente dell’Ordine afferma di condividere quanto rimarcato in merito alle polveri sottili PM10 dai periti Forastiere, Biggeri, Triassi: “20 mg/m3 è il livello di soglia da non superarsi in aria ambiente in riferimento ai danni alla salute così come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”.
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