Cozze, ponte occupato ma il sindaco non c’è
TARANTO – L’occupazione del ponte girevole è durata due ore: dalle 10 alle 12. L’eclatante protesta annunciata dai mitilicoltori è arrivata dopo mesi di crescente esasperazione, vissuti nell’attesa di ricevere garanzie sul loro futuro. Questa volta, alle decine di allevatori del primo seno di Mar Piccolo si sono uniti alcuni colleghi del secondo seno, anche loro colpiti (anche se indirettamente) dall’emergenza pcb. Il danno all’immagine della cozza tarantina, infatti, ha comportato un tracollo delle vendite per tutto il comparto, a partire dal 22 luglio 2011, quando è stata emessa l’ordinanza che sanciva il divieto di vendita per tutti i molluschi adulti contaminati.
«Speravamo di essere ricevuti dal sindaco ma lui non si è fatto trovare – si sono sfogati gli allevatori che sotto un sole cocente hanno voluto mandare un ennesimo e disperato Sos alle istituzioni – vogliamo sapere come, quando e da chi saremo risarciti per la perdita della produzione. E’ da un anno che non riusciamo a guadagnare più un euro, abbiamo bisogno di un sostegno economico immediato per poter sopravvivere». Al posto del sindaco Stefàno, impegnato altrove, si è presentato sul ponte girevole il dottor Giuseppe Licciardello, capo di Gabinetto del Comune. «Ci ha detto che è stato chiesto un incontro all’assessore regionale alle risorse agroalimentari Dario Stefàno – hanno spiegato i mitilicoltori dopo il breve incontro – noi pretendiamo che venga a Taranto per dirci se potremo accedere al Fep Puglia (Fondo Europeo per la Pesca), altrimenti la nostra protesta andrà avanti ad oltranza».
Tra i rappresentanti di categoria, c’è anche chi vuole chiarezza sulle prospettive del primo seno di Mar Piccolo. «Le istituzioni ci devono dire che intenzioni hanno – ha dichiarato Emilio Palumbo di Agci Pesca – lo vogliono recuperare per la mitilicoltura o hanno in mente altri progetti di sviluppo? E poi, è possibile che a distanza di un anno dall’esplosione dell’emergenza, l’assessore Nicastro dice che si stanno ancora cercando le fonti inquinanti attive?». A dargli manforte anche Cosimo Bisignano di Lega Pesca: «C’è una relazione messa a punto dalla Regione che dice chiaramente quali sono le fonti responsabili dell’inquinamento, eppure finora non è stato fatto nulla per bloccarle». E in merito all’iter per la raccolta e lo smaltimento delle cozze contaminate che dovrebbe partire agli inizi della prossima settimana, Palumbo ha ribadito la posizione delle associazioni di categoria: «Finché non avremo chiarezza sui risarcimenti, i mitili non saranno consegnati. E domani (oggi per chi legge) non parteciperemo alla riunione convocata dal Centro Ittico».
Soltanto alle 12, quando si è saputo che il sindaco era disposto ad incontrarli nella mattinata di oggi, i mitilicoltori hanno messo fine all’occupazione. «Ci dispiace per il fastidio che abbiamo arrecato alla cittadinanza ma non è colpa nostra se siamo arrivati a questo livello di esasperazione – ha commentato Mimmo D’Andria di Confcommercio – la responsabilità è delle istituzioni che ancora non ci danno certezze». Raggiunto dal Corriere, il dottor Licciardello ha voluto mandare un messaggio rassicurante agli allevatori: «Non devono pensare ad un disinteresse del sindaco. Anche se deve affrontare tante altre problematiche, continua a seguire la loro vicenda con la massima attenzione tanto che ha sollecitato un incontro con l’assessore regionale Stefàno, dal quale stiamo attendendo risposta».
Tra gli operatori ittici che non hanno condiviso la modalità della protesta c’è Luciano Carriero, presidente della cooperativa “Cielo Azzurro”: «Le associazioni di categoria non devono bloccare il ponte girevole ma battere i pugni sul tavolo e farsi rispettare dalle istituzioni. Devono premere su tutti, anche sulla Provincia e sul presidente Florido che sembra sparito nel nulla. Ho chiesto a Confcommercio di istituire un tavolo “azzurro” per chiamare tutti a raccolta». Intanto, da Bari, Carriero ha ricevuto una buona notizia: «Ho saputo da un dirigente regionale che l’accesso al Fep Puglia sarà possibile per coloro che hanno concessioni retroattive e sono in regola con i versamenti. Non so, invece, cosa accadrà agli altri. Il problema si pone soprattutto per le cooperative che si sono appena costituite. Come faranno ad ottenere il risarcimento del danno?». Secondo un’altra indiscrezione fornita da Carriero, alla fine della settimana prossima dovrebbe iniziare la sistemazione delle boe per delimitare le nuove aree in Mar Grande dove sarà trasferito il novellame del primo seno di Mar Piccolo. Nella speranza che almeno lì trovi un po’ di pace.
Alessandra Congedo