Emergenza cozze, ponte girevole occupato per due ore. Allevatori esasperati
TARANTO – Hanno occupato il ponte girevole per due ore, sotto un sole cocente. D’altronde lo avevano annunciato: “se non avremo garanzie sui risarcimenti daremo vita ad azioni di protesta eclatanti”. E così è stato. Dopo mesi di esasperante attesa, gli allevatori del primo seno di Mar Piccolo hanno manifestato tutta la loro inquietudine davanti alla lentezza con cui si muovono le istituzioni. Questa mattina si sono dati appuntamento alle 9.30 davanti a Palazzo di Città. Hanno sperato di incontrare il sindaco Stefàno, ma non lo hanno trovato. In seguito si è saputo che il primo cittadino nel corso della mattinata ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dei lavori per la barriera di contenimento delle polveri nell’area parchi minerali e fossili dell’Ilva.
Dopo aver incassato il mancato confronto, i mitilicoltori si sono diretti verso il ponte girevole dove hanno sostato dalle 10 alle 12. Un’azione di forza dettata dalla disperazione, vissuta con il dispiacere per i disagi arrecati alla cittadinanza. “Non è colpa nostra – hanno dichiarato – non avremmo mai voluto arrivare a questo punto, ma non ce la facciamo più. E’ dal luglio del 2011 che siamo fermi. Non sappiamo più come andare avanti”. Ed è innanzitutto sull’accesso al Fep Puglia (Fondo Europeo per la Pesca) che chiedono chiarezza. Il timore è quello di rimanere esclusi perchè nel periodo in cui è scoppiata l’emergenza pcb molti di loro erano sprovvisti di concessione o in attesa di ottenere il rinnovo. Per avere informazioni più precise hanno chiesto un incontro con Dario Stefàno, assessore regionale alle risorse agroalimentari.
Il ponte è stato liberato dopo aver ottenuto l’impegno dell’altro Stefàno – Ippazio – ad incontrarli domani mattina. Intanto, le associazioni di categoria hanno fatto sapere di non voler partecipare all’incontro convocato dal Centro Ittico Tarantino nella stessa mattinata, alle ore 12. “Prima di parlare delle modalità di raccolta e di smaltimento delle cozze contaminate vogliamo avere certezze sui risarcimenti – hanno fatto sapere Emilio Palumbo (Agci Pesca) e Mimmo D’Andria (Confcommercio) – è da un anno che aspettiamo”. Chiarezza viene chiesta anche sull’individuazione dei responsabili dell’inquinamento. Non è piaciuta la recente dichiarazione dell’assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro che ha parlato ancora della ricerca delle fonti inquinanti ancora attive. Intanto, sembra imminente la perimetrazione – tramite la collocazione di boe – delle nuove aree in Mar Grande dove sarà trasferito il novellame destinato a lasciare il primo seno di Mar Piccolo. Si spera che almeno lì possa trovare un po’ di pace.
Alessandra Congedo