Questa sera, nella sede dell’Agci Pesca, in Città Vecchia, è prevista una riunione per mettere a punto le modalità della protesta. «Abbiamo chiesto al Comune e al Centro Ittico di convocare a Taranto l’assessore regionale alle risorse agroalimentari Dario Stefàno – spiega Palumbo – da lui vogliamo estrema chiarezza su come, quando, e chi potrà accedere ai finanziamenti previsti dal Fep Puglia».In questi giorni, Dario Stefàno haconfermato che il Fondo Europeo per la Pesca 2.1.3. – misure sanitarie – destinato alla Puglia è passato da 1.600.000 euro a2.600.000. Un milione in più che è stato autorizzato lo scorso 28 giugno dal Comitato di Sorveglianza del PO Fep, che ha accolto la richiesta avanzata dalla Regione.
A preoccupare gli allevatori del primo seno sono proprio i criteri di accesso aquei fondi: il via libera dovrebbe essere consentito solo a coloro che erano in regola nel luglio 2011, quando è scattata l’ordinanza Asl che vietava il prelievo e la vendita dei mitili per valori fuorilegge di pcb e diossine. La stragrande maggioranza di loro, però, in quel periodo, era ancora in attesa di rinnovo o comunque privo di concessione. Intanto, nella giornata di ieri, il sindaco Stefàno ha firmato l’ordinanza che regola la raccolta e lo smaltimento dei molluschi adulti contaminati.
L’avvio delle procedure, previsto per questa settimana, è destinato a subire un altro rinvio. «Il nostro obiettivoè quello di partire lunedì prossimo – dichiara Michele Matichecchia, responsabile del Centro Ittico Tarantino – prima, però,ho voluto convocare un incontro con le associazioni di categoria e l’Amiu per venerdì mattina, nella nostra sede». L’incontro, secondo gli auspici di Matichecchia, dovrebbe servire a informare i mitilicoltori sulle modalità relative alla raccolta e alla distruzione dei mitili. «Gli allevatori non hanno alcun interesse a ritardare queste operazioni – dice il dirigente comunale –altrimenti c’è il rischio che il prodotto, divenuto troppo pesante, possa cadere sui fondali. Sarebbe problematico, poi, riuscire a recuperarlo. In questo momento occorre essere molto pratici».
Come anticipato, l’ordinanza è stata firmata dal sindaco soltanto ieri nonostante fosse pronta già dal giorno prima. Matichecchia spiega il perché: «Abbiamo dovuto fare un sopralluogo nella discarica Cisa per mettere a punto ulteriori accorgimenti. Tutto dev’essere fatto nel pieno rispetto delle regole. Le cozze dovranno essere separate dall’acqua prima dello smaltimento, mentre l’acqua dovrà essere trattata in unimpianto di depurazione.
Il conferimento del prodotto da parte di ogni singolo operatore ittico sarà accompagnato dalla compilazione di un verbale. Tutti i dati che saranno raccolti serviranno a tracciare l’operazione in vista, anche, della quantificazione del danno subito. Ed è proprio sulla questione dei risarcimenti che la protesta dei mitilicoltori rischia di esplodere in maniera eclatante. Anche perché, fanno notare gli allevatori, stanno ancora aspettando il risarcimento per la produzione persa nel 2011.
Un calvario che sembra senza fine.
Alessandra Congedo
Ps: alla manifestazione di domani dovrebbero partecipare anche i mitilicoltori del secondo seno di Mar Piccolo, anche loro danneggiati (indirettamente) dall’emergenza Pcb
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