Cozze, a breve la distruzione. Un milione in più per il Fep Puglia
TARANTO – Partiranno probabilmente dalla prossima settimana le operazioni per la raccolta e distruzione delle cozze contaminate da pcb e diossine del primo seno di Mar Piccolo. Ieri mattina, nella sede del Centro ittico Tarantino, si è tenuta una riunione con rappresentanti di Amiu, Arpa, Asl e Cnr, che è servita a concordare gli aspetti più pratici.
«I molluschi raccolti saranno inviati presso la discarica Cisa per lo smaltimento – ha fatto sapere il comandante Michele Matichecchia, responsabile del Centro Ittico – la pesatura avverrà sempre in discarica. Il sindaco Stefàno sta per firmare l’ordinanza necessaria per far partire l’iter. La raccolta del prodotto verrà verbalizzata con ogni singolo operatore ittico. Questa procedura sarà utile per la definizione del risarcimento».
Il trasporto dagli allevamenti alla banchina del Centro ittico avverrà con le imbarcazioni delle cooperative, mentre il trasferimento in discarica sarà a carico dell’Amiu. In attesa che si compia questa triste operazione, va segnalata la buona notizia arrivata da Roma: la dotazione finanziaria del Fep (Fondo Europeo per la Pesca) Puglia passa da 1.600.000 euro a 2.600.000. E’ stata quindi accolta la richiesta avanzata dalla Regione. A ufficializzare la notizia è l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno: «Sono enormemente soddisfatto per un risultato importante che abbiamo pensato ed oggi, a distanza di pochi giorni, portiamo subito a casa: il Comitato di Sorveglianza del PO FEP ha infatti approvato la nostra richiesta di rimodulazione del Fondo Europeo per la Pesca».
Continua Stefàno: «Abbiamo in mano, dunque, uno strumento pienamente operativo per far fronte alle serie difficoltà degli operatori tarantini, che hanno dovuto bloccare la propria attività in osservanza delle ordinanze sospensive, a causa della presenza di diossina nelle acque del mar Piccolo. E proprio in ragione degli effetti drammatici di questa situazione, se anche pensiamo all’incidenza della molluschicoltura tarantina e dell’intero indotto sull’economia ittica regionale, la Regione Puglia ha voluto contribuire attraverso la ricerca di strumenti operativi utilizzabili prontamente».
Il ricorso alla misura 2.1.3. “Misure Sanitarie” consente la corresponsione alle aziende ittiche di un premio commisurato al danno economico subìto, a causa dell’impossibilità di continuare a produrre per motivi sanitari. «Nostro obiettivo – conclude Stefàno – era quello di allargare le possibilità del sostegno ad un numero di potenziali fruitori sempre più crescente, e per un periodo di tempo più lungo. Da qui la richiesta di aumento della dotazione finanziaria per rendere la misura del FEP realmente più vicina ai fabbisogni che il comparto tarantino potrà esprimere nel prossimo futuro».
Alessandra Congedo