Asl ionica, Mazza: “Otto milioni stanziati servano per garantire buona sanità”
Ieri grande impegno durante la riunione di maggioranza in Regione Puglia, alla presenza del presidente Vendola e del presidente del consiglio regionale Introna, per trattare gli accesi temi del piano di riordino sanitario, che preoccupa fortemente e giustamente apparato sanitario e cittadini; tangibile, in riunione, era l’assenza di rappresentanti della maggioranza, precisamente del PD, impegnati ad inaugurare sottopassi ferroviari che evidentemente assurgono per importanza alla questione della chiusura degli ospedali.
Durante la riunione si è parlato anche degli 8 milioni di euro stornati dal bilancio regionale a favore della ASL di Taranto ed è emerso un panorama variegato sull’utilizzo perchè secondo alcuni sarebbero da utilizzare per continuare l’attività di trasporto malati oncologici e secondo altri sarebbero da negare in modo assoluto all’utilizzo delle Case di Cura, per sopperire alle carenze del personale, o per dare supporto alla questione della mobilità di pazienti presso ulteriori strutture. Il sottoscritto, nel merito, ritiene che a Taranto non si può fare distinzione tra sanità pubblica e privata, specie quando la sanità privata svolge un ruolo sociale di rilevante importanza.
Ciò è ancor più vero per il fatto che a Taranto nella sanità pubblica non esiste la cardiochirurgia, per il fatto che l’ortopedia non è sufficiente al fabbisogno delle richieste, ed alla luce del fatto che il recupero della riabilitazione funzionale è affidato per gran parte alle strutture private, ed inoltre altre branche di carattere oncologico non forniscono unasufficiente risposta al territorio, per cui è giocoforza che la sanità privata, che si serve del convenzionamento pubblico, possa avvalersi anch’essa degli stessi supporti con livelli di prestazione consoni alla potenzialità delle strutture, come ritengo sia normale e d’uopo per le strutture pubbliche.
Detto ciò, alla luce di quello che è ovunque risaputo in merito alla situazione sanitaria tarantina gravata da una forte compromissione ambientale che si ripercuote sui cittadini, deducibile dalla lettura di perizie medico scientifiche di ogni illustrissimo studioso, e da ultime le perizie della maxi inchiesta per disastro ambientale e sanitario pendente presso la Procura, ove è indagata l’ILVA, che paga il suo Centro Studi al fine di far raccontare la risibile fiaba dell’ecocompatiblità ambientale, ritengo che proprio qui ci sia una maggiore necessità di attenzione e sostegno ai diritti dei cittadini. Dall’altra parte riscontro una situazione strutturale sanitaria atavica ricca di carenze, almeno su certi settori, per cui ne deriva che i soldi, gli stanziamenti devono servire per situazioni di effettiva necessità a totale beneficio dei cittadini, della comunità e non di altro.
Comunicato stampa del consigliere regionale Patrizio Mazza (Idv)