Il termine stesso che abbiamo scelto come nome per la nostra Associazione, “Le Sciaje”, indicava il luogo di Mar Piccolo dove si coltivavano i mitili e le ostriche attraverso la metodologia tradizionale Tarantina. Le Sciaje sono state le prime vittime dell’industrializzazione di Taranto, distrutte per far posto all’Arsenale agli inizi del XX secolo. Oggi, non possiamo non contribuire alla discussione aperta della crisi della mitilicoltura in Mar Piccolo, colpita duramente da chi ha inquinato per più di un secolo, da chi vuole speculare ancora sul nostro territorio e da chi poteva e non ha fatto nulla per impedirlo.
Crisi generata dalla contaminazione da PCB del Primo Seno di Mar Piccolo, che prende sempre più il connotato tragico del gioco delle scatole cinesi: l’emergenza nell’emergenza. Crisi troppo spesso trattata come un mero fatto di cronaca anziché come una priorità cittadina, visto che coinvolge un settore che potrebbe diventare una reale alternativa economica all’attuale sistema industriale, se non fosse per la trascuratezza con cui è stato gestito negli ultimi vent’anni: basterebbe prendere esempio da altre città europee, come Vigo in Spagna, dove il settore mitilicolo occupa un indotto di oltre ventimila posti di lavoro.
Per non parlare della necessità di difendere un patrimonio comune come Mar Piccolo, centro nevralgico della città per secoli, oggi dimenticato e maltrattato.
Dopo le terribili notizie provenienti dai tavoli tecnici in Regione, rinnoviamo il nostro appello affinché, prima di proporre palliativi, si faccia chiarezza sulle reali visioni a lungo termine della città: cosa vogliamo che diventi Mar Piccolo, cosa vogliamo che diventi Taranto. Senza fare chiarezza ogni soluzione, seppure tecnicamente avanzata, rimarrà un “pannicello caldo” che continuerà a tenere la mitilicoltura tarantina e i Due Mari alla mercé di speculatori e inquinatori. Va riaffermato con forza, invece, il ruolo strategico del Primo Seno del Mar Piccolo come insostituibile culla della mitilicoltura di Taranto, provvedendo alla messa in sicurezza delle fonti inquinanti e bonificando con le migliori tecniche, nonché sancendo inequivocabilmente la destinazione d’uso del Mar Piccolo di Taranto alla mitilicoltura per impedire scelte devastanti per i nostri mari, la nostra cultura e la nostra economia.
Giù le mani da Mar Piccolo. E chi ha inquinato, paghi.
COMUNICATO STAMPA
Nota: il progetto LE SCIAJe è vincitore del concorso “Principi Attivi 2010 – Giovani Idee per una Puglia Migliore”, istituito dalla Regione Puglia. Attraverso tale progetto l’Associazione “Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje”, quindi, ha avviato un percorso, culturale, scientifico e didattico, finalizzato al recupero e tutela del patrimonio della civiltà della pesca a Taranto. Ulteriori informazioni sul sito WWW.LESCIAJE.IT.
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