Alberi abbattuti a Talsano, l’indignazione dei cittadini

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TARANTO – Sono tanti i cittadini che hanno voluto esprimere la loro indignazione per lo scempio che si è consumato solo pochi giorni fa in piazza Lo Jucco, a Talsano: l’abbattimento di splendidi pini secolari. Dopo una segnalazione del sito www.segnourbano.it, è stato deciso di lanciare un appello agli amministratori locali, supportato da numerose firme. Riportiamo di seguito il comunicato stampa inviatoci da Mina Lafratta.

“Svegliarsi al mattino ed assistere ad uno spettacolo crudele e allucinante: veder abbattere, assieme agli alberi secolari di una piazza, tutti i ricordi della propria infanzia. Un’infanzia di ragazzi comuni, spensierati, abituati ad essere felici dei propri sogni, con i propri giochi.

E’ accaduto ai cittadini di Talsano, la mattina del 29 maggio 2012, a seguito del C.I.G. 3547798785 – C.U.P. E 52F11000140004, fredde lettere e numeri che, per una spesa comunale complessiva di 248.277.47 euro, decretavano in pochi istanti la fine di piazza Lo Jucco e degli splendidi pini secolari che davano vita e vigore ad un bene pubblico di inestimabile valore affettivo.
Pubblico bene di nome, ma non di fatto, Signori amministratori, in quanto la cittadinanza ignara non veniva minimamente interpellata per una decisione che avrebbe distrutto, assieme ai ricordi comuni di un’intera cittadinanza, la consapevolezza della propria storia.
E’ questa la festa degli alberi, signor Sindaco?

Da fanciulli, molti anni addietro, lo ricorderà, ci veniva insegnato a venerare gli alberi, a piantare sempre nuovi arbusti e a rispettare la vita degli amici che sulla terra producono ossigeno per l’ intero pianeta, impediscono le frane e abbelliscono il territorio fornendo ombra e riposo al viandante stanco, ristoro ai bambini ed alle mamme. E’ pura retorica?

Oggi è finita. Ma c’era una volta la festa degli alberi. E’ stata soppiantata dalla festa per la loro distruzione.

Dobbiamo oggi temere di svegliarci al mattino e trovare nuove piazze sventrate e denudate? Come ci sentiremmo noi Tarantini se arrivando in piazza Garibaldi, in Piazza M. Immacolata, trovassimo rase al suolo le rare piante secolari?
E viale Magna Grecia senza alberi? Ne abbiamo già così pochi. Siamo la città con meno spazi verdi nell’intera nazione.

Signor Sindaco, Signori amministratori, chiediamo con forza e convinzione l’inizio di una nuova era in cui il bene comune venga amato e coltivato, in cui la salute di tutti gli esseri viventi sia riconosciuta sacra e irrinunciabile, divenga l’obiettivo prioritario del mandato che noi tutti affidiamo loro per l’amore e il rispetto dei cittadini, della vita e dell’ambiente”.

Firmato: Mina Lafratta, Raffaella Basile, Irene Spedicato, Alessandra Congedo, Marinella Monfredi, Antonella Coronese, Damiano Coviello, Taranto Pulita, Rino Dima, Giuseppe Carovigno, Roberto Missiani, Giuseppe Roberto, Egidio Valeri, Claudia Battafarano, Alessandro Marescotti, Luigi Boccuni, Rita Bianchi, Francesco Cordella, Loredana Ciaccia, Aldo Boccuni, Gregorio Mariggiò, WWF Taranto, Saverio De Florio, Umberto Attolino, Luigi Palombella, Alessio Pignatelli, Giovanni Vianello, Giusi Boccuni, Anna Vozza, Ida Ferrigno, Adriana Fornaro, Gabriella Viapiano, Pierpaolo Fiume, Daniela Casavola, Fabio Millarte, Franco Lafratta, Mario Carlucci, Daniela Rotondo, Giovanni Di quarto, Rino Dima, Maria Rosaria Mastrocinque, Cinzia Maggi, Stefania Pepe, Maria Notaristefano, Nicola Russo, Francesco Pulpito, Daniela Rotondo, Monica Nitti, Giuliana Cianciaruso, Raffaella Quaranta, Pierangela Fontana, Francesco Mastrocinque, Vincenzo De Palmis, Maria Vittoria Colapietro, Simona internò, Teresa L’ Incesso, Anna Svelto, Massimiliano Saracino.

 

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