Emergenza cozze, Stefàno scrive all’Istituto Zooprofilattico di Teramo: “Fate presto”
TARANTO – Continua la storia senza fine delle cozze al pcb. Oggi il sindaco Stefàno, facendosi interprete degli esiti del tavolo tecnico svoltosi questa mattina presso il Cnr insieme ai Servizi Veterinari della Asl e a un gruppo di mitilicoltori guidati da Egidio D’Ippolito, ha scritto al responsabile dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, dottor Scortichini, per chiedere più rapidità nel fornire i risultati dei prelievi effettuati nel primo seno di Mar Piccolo.
Un appello (che poteva sicuramente essere lanciato prima) basato sulla necessità di garantire al massimo la salute dei consumatori e fornire certezze ad una categoria che chiede a gran voce di poter vendere al più presto i propri mitili, giunti ormai alla maturazione. Ricordiamo che sono attesi nei prossimi giorni, forse venerdì, gli esiti delle analisi effettuate il 23 maggio. Se i risultati dovessero rivelarsi conformi potrebbe essere presa in considerazione la possibilità di sospendere il divieto di vendita del prodotto, determinato dall’ordinanza della Asl del 22 luglio 2011. Riportiamo di seguito il testo della missiva inviata dal primo cittadino, convinti però che a fare prima (ma molto prima) avrebbero dovuto essere tutte le istituzioni coinvolte in questa emergenza: dal Comune alla Regione. Cosa che i mitilicoltori sanno bene.
Alessandra Congedo
“Gentile Dottore,
come certamente Le è ben noto il comparto della mitilicoltura tarantina è in particolare difficoltà, il che determina una forte ricaduta negativa sull’intero sistema economico della città. Facendomi interprete delle esigenze dell’intera collettività ed in particolare di questo importante segmento produttivo, sono a chiederLe, pur consapevole della ingente mole di attività che ricadono su codesto Istituto, di imprimere alle verifiche di laboratorio delle campionature dei mitili del 1° seno del Mar Piccolo di Taranto, una particolare accelerazione in ragione delle forti quanto comprensibili attese che non solo vengono manifestate nel corso dei vari incontri istituzionali da parte degli operatori di settore, ma che più in generale vengono percepite dall’intero sistema economico cittadino, oggi più che mai sottoposto alle già negative ricadute derivanti dalla crisi che più in generale attanaglia il nostro paese. Spero, dunque, che in ragione delle surrichiamate argomentazioni questo appello trovi la dovuta considerazione.”