“Il Ministero riguardo ai sette capodogli ritrovati sulle coste del Gargano nel 2009 smentisce che siano morti per i sacchetti di plastica così come riferito in un primo momento e scrive invece che i rilievi tossicologici e le prove biologiche indicano un’alterazione delle funzioni nervose ad eziologia esogena che, per quanto minime possono aver alterato il senso di orientamento e della percezione e sempre il ministero aggiunge nella risposta che le prospezioni presenti in Adriatico … possono eventualmente essere tenuti in considerazione come potenziale fattore di disturboe/o di alterazione del comportamento di questi animali avendone impedito l’uscita o forse favorito l’ingresso.
Ma il Ministero è ancora più chiaro in merito allo spiaggiamento dei cinque cetacei della famiglia Zifi ritrovati sulle coste di Corfù e Crotone nel 2011. Questi cetacei – prosegue il deputato dipietrista – secondo quanto scrive lo stesso Ministero per l’Ambiente sono morti per cause da emorragie meningee, melone e grasso acustico osservati negli spiaggiamenti associati alle esercitazioni navali con uso di sonar a media frequenza. Gli esami istologici hanno evidenziato la presenza di embolia lipidica nei vasi venosi di un plesso venoso dell’orecchio, che confermerebbe il danno diretto con una fonte sonora includendo – come scrive sempre il ministero nella risposta – gli airguns usati nelle prospezioni geosismicheper la ricerca di petrolio. A novembre 2011 tre navi (la Thor Guardian, la Thor Server e la Princess) per conto della Northern Petroleum effettuarono prospezioni geosismiche mediante l’uso di airguns nel basso Adriatico.”
“La Puglia ha manifestato in modo chiaro e netto il proprio dissenso alle autorizzazioni per la ricerca di petrolio in mare Adriatico. E’ evidente che la Northern Petroleum non avrebbe rispettato quanto previsto dalla legge che autorizza le società petrolifere a fare prospezioni geosismiche mediante l’utilizzo degli airguns imponendo però rigorose misure di tutela per la popolazione marina e in modo particolare per i cetacei, esposti a fenomeni di disorientamento acustico. Non si può accettare la distruzione di un bene così importante come l’ambiente e il suo ecosistema marino. Chiedo pertanto – conclude il deputato pugliese – al Ministro per l’Ambiente, Corrado Clini, di sospendere tutte le autorizzazioni previste per la ricerca di petrolio in Adriatico, considerato che sono venuti meno i criteri indispensabili a garantire il rispetto dell’ecosistema ambientale mettendo a rischio la sostenibilità del nostro territorio.”
Comunicato stampa
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