Raddoppio inceneritore di Massafra, tutti d’accordo tranne l’Arpa

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Per autorizzare il raddoppio dell’inceneritore di Massafra sono tutti d’accordo, tranne l’Arpa Puglia che ha espresso parere contrario, tecnicamente motivato. Questa è la triste realtà che emerge dalla Conferenza dei Servizi che si è tenuta ieri  presso la Provincia di Taranto. Al centro delle seduta c’era la Valutazione di Impatto Ambientale dell’inceneritore che raddoppia in un’area protetta e a poca distanza dal centro abitato. Il Comune di Massafra ha espresso parere favorevole, come pure la Provincia e la stessa ASL (Azienda Sanitaria Locale) che dovrebbe valutare l’impatto sanitario in un’area dichiarata ad alto rischio di crisi ambientale.

Brilla l’assenza della Regione Puglia. Eppure dovena essere proprio la regione a far osservare che qualcosa non funziona in questo progetto di raddoppio. Infatti ai sensi del regolamento regionale del 18-7-2008, n 15 che concerne  “la gestione delle ZPS che formano la rete Natura 2000 in Puglia in attuazione delle direttive 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979 e 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992.” al punto m. si dice che è vietato “realizzare nuove discariche o nuovi impianti di trattamento e smaltimento di fanghi e rifiuti nonché ampliare quelli esistenti” e quindi quest’ampliamento non dovrebbe essere possibile. Queste informazioni sono presenti sul sito della regione, nella pagina web http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=3.htm&anno=xxxix&num=120.

Ancora una volta il nostro territorio è considerato molle come il burro, tutti affondano facilmente la lama dell’inquinamento nel territorio perché qualunque progetto di ampliamento di impianti non incontra alcuna resistenza politica di rilievo. E’ emergenza democratica: siamo traditi oltre che inquinati.Occorre che tutte le forze ambientaliste si uniscano e blocchino il raddoppio dell’inceneritore di Massafra. Chiediamo che venga convocata un’altra seduta della conferenza dei servizi aperta alle associazioni e nella quale poter valutare con maggiore attenzione il parere negativo dell’Arpa e le osservazioni del movimento ambientalista a livello provinciale.

Comunicato stampa di Alessandro Marescotti (Peacelink)

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