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Reggio Emilia, il controverso rapporto tra Taranto e grande industria nelle foto di Anna Svelto

REGGIO EMILIA – “L’intento è quello di presentare fotograficamente il rapporto così intenso e difficile tra la comunità tarantina e l’industria. La città, e soprattutto il quartiere Tamburi, si trova a ridosso del più grande impianto siderurgico d’Europa. I bambini dei Tamburi continuano a giocare con il pallone in campetti inquinati. I pastori ed i militicoltori vedono sopprimere le greggi e le cozze contaminate. Il ricatto occupazionale però non ha fermato lo sviluppo di un ampio movimento ambientalista”. La fotografa tarantina Anna Svelto spiega così il progetto “Taranto, una comunità che rivendica salute e lavoro”, con cui partecipa alla manifestazione internazionale “Fotografia Europea”, promossa dal Comune emiliano.

«Ho aderito a questa iniziativa per la mia città – spiega Anna Svelto a Inchiostro Verde – non è argomento facile per un evento internazionale e non so se poi avrà un riconoscimento, ma una cosa è certa: è un progetto fatto col cuore. Questo lavoro fotografico, nell’ambito del Circuito Off di Fotografia Europea di Reggio Emilia, vuole essere una testimonianza ed insieme un contributo alla conoscenza del caso Taranto ma soprattutto l’espressione di un sentire comune dei cittadini della città jonica per la costruzione di una città vivibile da consegnare alle future generazioni».

Il percorso fotografico si avvia con le manifestazioni degli studenti contro l’inquinamento e dei lavoratori Ilva a difesa del proprio lavoro e prosegue con due immagini emblematiche: il cimitero di Taranto ed il quartiere Tamburi, entrambi oppressi dall’Ilva. «C’è un messaggio di speranza che chiude il progetto – sottolinea la Svelto – un’immagine del nostro mare, quello che da Sparta ci ha portato a fondare Taras, la capitale della Magna Grecia, nella bellissima terra jonica. Le nostre orme, la nostra cultura millenaria, le foto in bianco e nero dei cittadini e dei luoghi simbolo della città torneranno a colori, ne sono certa, e la speranza di oggi diventerà realtà».

Le foto che raccontano Taranto e il suo controverso rapporto con la grande industria saranno esposte dall’11 maggio al 24 giugno 2012. L’inaugurazione è prevista per l’11 maggio, alle ore 19. La sede è il ristorante “L’Angelo”, in via Padre Angelo Secchi, 17, Reggio Emilia, aperto da martedì a domenica dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 19 alle 24. Un’occasione per far conoscere anche in altre terre non solo le sofferenze della comunità ionica ma anche la sua crescente voglia di riscatto.

Alessandra Congedo

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