TARANTO – Alla vigilia dell’incontro tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il presidente della Regione Vendola e il sindaco Stefàno, in programma domani a Bari, il clima comincia a diventare incandescente. Fermento ci sarebbe anche all’interno del siderurgico. Voci insistenti parlano di una raccolta firme “pro Ilva” tra i dipendenti da mandare ai vertici dello Stato e della Regione e di una manifestazione da tenere proprio domani a Bari.
Nel corso della giornata, sul sito di RaiNews 24, è apparsa la seguente notizia: “I lavoratori dell’Ilva di Taranto scrivono a Napolitano e Monti una lettera aperta – per la quale è in corso una raccolta di firme nello stabilimento siderurgico – chiedendo rispetto e la tutela del loro posto di lavoro. I dipendenti dell’Ilva manifestano a Napolitano e Monti (ma la lettera è anche inviata al governatore Nichi Vendola e alle autorità locali) tutta la loro preoccupazione per quanto sta accadendo in queste settimane dopo che sono stati resi noti i contenuti di due perizie sull’Ilva ordinate dalla Magistratura e dopo che il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, che domani sarà a Bari e incontrerà sull’Ilva i rappresentanti istituzionali della Regione e di Taranto, ha annunciato che sarà rivista l’Autorizzazione integrata ambientale che l’anno scorso è stata concessa al siderurgico di Taranto per l’esercizio dell’attività produttiva”. La lettera aperta a Napolitano e Monti prosegue così: “Siamo convinti che la libertà di pensiero è un bene assoluto da tutelare così come il diritto alla vita e il diritto al lavoro non possano in alcun modo prescindere uno dall’altro. Signor Presidente, ci avete insegnato e invitato ad amare e rispettare il nostro Paese e la Costituzione che lo governa e umilmente, Vi chiediamo di aiutarci a far valer i diritti di coloro che sono cittadini, lavoratori, genitori e figli di Taranto”.