Riesame Aia per l’Ilva di Taranto. Vendola scrive a Clini
Di seguito il testo integrale della lettera
“In occasione del rilascio dell’AIA alla società I LVA, stabilimento siderurgico di Taranto, la Regione Puglia con DGR n. 1504 del 04/07/2011 ha espresso parere favorevole con prescrizioni, tra le quali: «relativamente al benzo(a)pirene, il dispositivo autorizzativo preveda di procedere al riesame dell’AIA rilasciata all’esito della conclusione delle attività previste dalla DGR Puglia n. 344 del 10 febbraio 2010».
Tale richiesta è stata recepita all’articolo 6 del Decreto Ministeriale di AIA, ove è previsto che: « … la presente autorizzazione sarà soggetta a riesame anche alla luce … degli esiti della conclusione delle attività previste dalla DGR Puglia n. 344 del 10 febbraio 2010, , qualora richiesto dalla medesima Regione Puglia».
Recentemente, l’Arpa Puglia, con nota prot. n. 5520 del 01/02/2012 ha reso nota, tra l’altro anche a codesto Ministero, all’ISPRA ed alla Procura di Taranto, la «Relazione Tecnica» contenente i risultati del «monitoraggio “diagnostico” del Benzo(a)Pirene a Taranto». dalla quale si evincono valori non in linea con quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale di settore (D.lgs. 155 del 13/08/2010 e L.R. Puglia n. 3 del 28/02/2011) in materia di qualità dell’aria.
Tale lavoro dell’Agenzia Regionale rappresenta un elemento importante che non può non essere oggetto di specifica valutazione da parte di tutti i soggetti già coinvolti nel procedimento autorizzatorio, anche alla luce delle considerevoli ripercussioni di carattere ambientale e sociale connessi all’impianto ILVA. Pertanto, nel richiamare l’ultima nota n° 357 in data 02.03.2012 del Servizio Rischio Industriale regionale, si conferma per le motivazioni sopra riportate e per quanto previsto dall’art. 6 del Decreto Ministeriale di AIA n. 450 del 04/08/11, sono a chiederTI I’avvio del riesame dell’AIA rilasciata allo Stabilimento siderurgico ILVA di Taranto”.