L’Eni in attesa di Tempa Rossa rivede il progetto Enipower

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TARANTO – E mentre l’Ilva vive un momento alquanto turbolento, l’Eni prova a riorganizzarsi nel silenzio. A quanto pare infatti, sarà ritirato il progetto sulla centrale Enipower a turbogas da 240 MW per presentarne uno nuovo di zecca, che dovrà ripartire da zero e quindi rifare tutta la trafila delle varie autorizzazioni. Il nuovo investimento pare si aggirerà intorno ai 100 milioni di euro, con la produzione di vapore che resterà invariata ma calerà quella elettrica: 105 Mw anzichè 240 Mw. Ma il disappunto dell’Eni e di Enipower è palpabile.
La “minaccia” proveniente dagli ambienti dell’azienda del “cane a sei zampe” è infatti la seguente: una nuova centrale da 105 Mw non renderà indipendente la raffineria sotto il profilo energetico. Dunque, addio raddoppio della Raffineria? Chissà. Intanto, Exxon, Total e Shell attendono con ansia la partenza dei lavori per il progetto Tempa Rossa che però non è in pericolo, visto l’ottenimento di tutte le autorizzazioni: 300 milioni l’investimento previsto per stoccare in due serbatoi da 180mila metri cubi il greggio lucano proveniente dalla Val D’Agri ed ampliare il pontile in dotazione all’Eni nel porto di Taranto per consentire l’attracco di un massimo di 140 navi l’anno, nonostante l’assenza di rischio di incidente rilevante nello Studio di Impatto Ambientale e l’aumento delle emissioni diffuse del 12%.
Gianmario Leone

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