Ilva, i sindacati incontrano Stefàno. Le loro parole d’ordine: sì al dialogo, no agli allarmismi
TARANTO – Gli ultimi sviluppi relativi all’inchiesta sull’inquinamento Ilva hanno provocato la prevedibile reazione del fronte sindacale. Questa mattina, infatti, a Palazzo di Città, si è tenuto un incontro tra il sindaco Stefàno ed i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil. La nota stampa trasmessa dai sindacati afferma che l’incontro “ha costituito utile occasione per fare il punto sulla vertenza ambientale nel territorio ionico e per rimarcarne le tappe più significative rese possibili dalla politica di concertazione posta in essere, negli ultimi anni, grazie alla corresponsabilità ed alla coesione dei soggetti della rappresentanza istituzionale, sociale, professionale, associativa”.
Si legge che “le coincidenti e positive valutazioni espresse dal sindaco e dai rappresentanti sindacali, in ordine alla legge anti-diossina, all’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata all’Ilva, al contenimento dei livelli di benzo(a)pirene e di Pm10, al ruolo sempre più incisivo dell’Arpa Puglia, alla nuova coscienza ambientale maturata dal territorio ed al ruolo dei Sindacati in sede di contrattazione aziendale in Ilva e non solo, hanno fatto emergere come Taranto non sia all’anno zero quanto, invece, sulla buona strada per puntare decisamente alla possibile, compiuta compatibilizzazione dei suoi sistemi industriali che vanno confermati e salvaguardati”.
Analogo giudizio positivo è stato espresso dalle parti sull’azione della magistratura ionica, cui “si è ribadita la totale fiducia insieme con l’incoraggiamento a svolgere con serenità, come sempre, il proprio delicato lavoro in ordine alle responsabilità da individuare, grazie anche all’operazione-verità resa possibile dalle sinergie in atto con il mondo scientifico, circa i guasti ambientali che hanno colpito e offeso Taranto nel corso degli ultimi decenni e, al contempo, si è dato atto al sindaco dell’opportunità colta con l’ordinanza per accelerare e rendere più efficaci gli interventi necessari”.
Cgil, Cisl, Uil e Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, hanno evidenziato l’opportunità di ripartire dai contenuti dell’Autorizzazione Integrata ambientale rilasciata all’Ilva perché siano focalizzati i punti critici, come emerso dalla perizia depositata al Tribunale di Taranto, intervenendo immediatamente sulle stesse criticità per rimuoverle, accelerando e nel caso migliorando (barrieramento dei parchi minerali) gli stessi interventi previsti dall’AIA.
“Tutto ciò – è stato detto dalle organizzazioni sindacali – sarà possibile solo ponendo in essere atteggiamenti e strategie dialoganti, le stesse che hanno prodotto i buoni risultati finora conseguiti in materia di tutela ambientale, di salute e di sicurezza dei lavoratori. Anche per queste ragioni i rappresentanti sindacali hanno ufficializzato la loro richiesta di partecipare a tutti i livelli di incontro dove il dialogo sociale ed inter/istituzionale sui temi concernenti i processi di ambientalizzazione in atto sarà esercitato e, perciò, anche nelle sedi Ministeriali laddove occorre che venga rilanciato con opportuna urgenza il confronto sulle bonifiche e sui risarcimenti. Elementi questi ultimi colpevolmente ignorati e che, invece, sono suscettibili di ristabilire quell’equilibrio ambientale violato nel corso degli anni”.
I sindacati di categoria, per il tramite dei delegati aziendali e dei rappresentanti alla Sicurezza e Ambiente (RLSA), sostengono che “incalzeranno l’Ilva per una verifica sui tempi e sulle modalità della messa in opera degli interventi necessari”. Al Governo, sindaco e Cgil, Cisl e Uil hanno convenuto di sollecitare “la presa in carico dell’insieme dell’emergenza ambientale dell’area territoriale di Taranto, data la rilevanza nazionale che essa assume, confidando sul senso di responsabilità di istituzioni e parti sociali e sull’unità d’intenti di una città e di un territorio che non intendono farsi irretire da allarmismi senza sbocco”. “Dal Governo – è scritto nel cmunicato – si rivendica un compiuto sostegno, perche sia confermato un presente e sia costruito un futuro economico, sociale ed occupazionale di Taranto che per molti aspetti è già in atto e che ha individuato nella politica ambientale un fattore di sviluppo, su modelli realizzati con successo in altre grandi città, altrettanto importanti, del mondo”.