“RespiriAmo Taranto”, la Lega Calcio dice no. Peacelink: “Notizia incredibile”
Ciò è avvenuto dopo che la Lega Calcio ha ricevuto segnalazioni che sollecitavano un riesame dell’autorizzazione. Chi abbia inviato queste segnalazioni è attualmente ignoto. Ma il risultato di tali sollecitazioni è ampiamente noto: a Taranto non si può rivendicare il diritto di respirare. Ed è vista come sospetta una frase che auspica un atto d’amore per la propria città e i propri figli.
Invitiamo il Direttore Generale della Lega Calcio, Francesco Ghirelli, a rileggere l’articolo 19 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del 10 dicembre 1948: “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
E gli vogliamo chiedere se questo principio umano ha “connotati di natura politica”.
Ciò valga anche per l’articolo 3 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”. Rivendicare a Taranto un’aria più pulita significa rivendicare un diritto umano, quello alla vita. Invitiamo il Direttore Generale della Lega a rendere noto chi è che gli ha inviato la segnalazione che lo ha convinto a vietare ai giocatori di indossare in campo una maglietta con una scritta così bella e significativa.
Purtroppo simili interventi non sono nuovi. Nel novembre 2009 fu tolto in una partita di basket a Taranto la scritta
STOP ENVIRONMENTAL DISASTER IN TARANTO NOW
(Stop al disastro ambientale a Taranto adesso), si veda
http://www.peacelink.it/ecologia/a/30549.html
Comunicato stampa di Peacelink