TARANTO – Il magistrato, dott.ssa Patrizia Todisco, su richiesta della Procura di Taranto, è riuscita a comporre un collegio di periti che hanno svolto accertamenti approfonditi sull’impatto ambientale e sanitario creato dalla grande acciaieria ILVA. I risultati emersi, come si è saputo nei gorni scorsi, sono veramente eclatanti. L’accusa è quella di disastro ambientale relativamente alle emissioni di diossina da parte dello stabilimento Ilva di Taranto, oltre a quelle di avvelenamento colposo di sostanze alimentari e getto pericoloso di cose. In altre parole, si è potuto finalmente dimostrare quale sia l’entità dei danni causati all’ambiente e al territorio, in attesa di sapere anche quelli causati alla popolazione.
Si sarebbe anche saputo chi ha contaminato le molte centinaia di capi di bestiame
che è stato necessario abbattere. In altre parole, gli esperti del GIP Todisco avrebbero
finalmente provato il nesso di causa e di effetto. Venerdi prossimo, nella tarda mattinata (ore 12,00), si svolgerà, dunque, presso il tribunale di Taranto, l’udienza fissata per l’esame di quei periti chimici. Come previsto dal c.c.p., in questa udienza non sarà permesso al pubblico di assistere, tuttavia, sarà molto importante che i cittadini, con la loro presenza silenziosa e discreta (mettano un fazzoletto bianco al braccio per farsi riconoscere), rendano evidente il loro interesse sentito e siano consapevoli che questa è un’occasione di svolta per coloro che credono nella possibilità di recuperare finalmente una dignità che a noi cittadini di Taranto sembrava non appartenere più e che gli stessi cittadini facciano sapere, alle istituzioni tutte, di smetterla di essere forti con i deboli e deboli con i forti.
Prof. Fabio Matacchiera (presidente della Onlus “Fondo Antidiossina Taranto”)
Nel video il piccolo Flavio chiede di essere salvato dall’inquinamento