Eni e Ilva: Zazzera (IDV), su Piano di Emergenza Esterno a Taranto legalità sospesa

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“Il Governo conferma che la città di Taranto ad oggi non e’ ancora dotata di un Piano di Emergenza Esterno definitivo per incidenti rilevanti, perché mancano i Rapporti di Sicurezza di ILVA ed ENI. La sicurezza dei cittadini pertanto è provvisoria come il Piano di Emergenza Esterno. Ma a Taranto ad essere provvisoria e’ la legalità considerato che la legge 334/99 parla molto chiaro e impone obblighi a gestori come ENI e ILVA, che non ottemperano. In gioco e’ la sicurezza dei cittadini”. E’ quanto dichiara l’On. Pierfelice Zazzera dell’IDV, il quale si e’ dichiarato insoddisfatto della risposta del governo all’interrogazione n. 5-05436 sul rispetto delle misure di sicurezza da parte dell’ENI di Taranto.

“Il governo non può derogare sulla legalità utilizzando la provvisorietà’. Perché o l’ENI rispetta la legge 334/99 oppure no, tertiumnon datur. La città di Taranto – prosegue Zazzera – e’ seduta su di una polveriera e il governo nonostante questo ha concesso all’ENI la Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto Tempa Rossa che prevede un potenziamento della raffineria e un traffico di petroliere nel golfo tarantino triplicato. A Taranto sempre e’ previsto un rigassificatore. E tutto senza che ad oggi vi sia ancora il rispetto pieno della legalità’ con un Piano di Emergenza Esterno definitivo.”

“L’ENI e l’ILVA devono sapere che non può esserci nessuna zona franca di legalità. Queste aziende hanno l’obbligo di rispettare la legge e soprattutto di rispettare Taranto e i tarantini. La sicurezza dei cittadini e la loro salute non puòessere sottomessa a interessi economici e commerciali. Continuerò ad esercitare la mia azione di controllo insieme al mondo dell’associazionismo e alla società civile, perché – conclude il dipietrista – a Taranto si possa applicare a pieno la legalità, senza deroghe ne’ provvisorietà”.

 

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