Emergenza cozze – Le nuove aree ci sono. Si attende che la delibera diventi esecutiva
TARANTO – «Presto la delibera, già firmata dall’assessore alle attività produttive Cataldino e dai dirigenti, andrà in Giunta: sarà quindi attivata la procedura per l’assegnazione delle concessioni demaniali temporanee nella zona del Lungomare». Così Massimo Giusto, presidente del Centro Ittico Tarantino, che esprime la volontà di individuare, entro la fine della settimana, i criteri per l’assegnazione delle nuove aree ai mitilicoltori che dovranno trasferire il novellame dal primo seno del Mar Piccolo, contaminato da Pcb (policlorobifenili), in Mar Grande. «E’ in atto una corsa contro il tempo – aggiunge Giusto – il trasferimento dovrà avvenire necessariamente entro la fine del mese».
Venerdì scorso, a Palazzo di Città, si è tenuta una nuova riunione del tavolo tecnico, che ha comportato alcune novità. «Dopo ripetuti contatti con il Centro Ittico Tarantino – spiega Mario Imperatrice, in rappresentanza di Confcooperative – la Marina Militare ha finalmente dato la disponibilità ad utilizzare alcune aree nell’area prospicente il Lungomare. Nel complesso, la superficie a disposizione per la mitilicoltura è ora di 480.000 mq».
La nuova mappa vede decisamente ridimensionato il rettangolo inizialmente destinato alla mitilicoltura. Dalla Marina Militare è stata ribadita l’impossibilità di utilizzare altre aree riservate all’ormeggio delle navi militari. Inoltre, durante l’incontro a Palazzo di Città è stata sottolineata dalla Asl la necessità di mettere in regola gli operatori ittici ancora carenti, che dovrebbero munirsi della dichiarazione di inizio attività e delle concessioni demaniali. «Il questo modo – prosegue Imperatrice – il prodotto da trasferire verrebbe regolarmente riportato in appositi registri di carico e scarico, al fine di evidenziarne la tracciabilità».
Un nodo, però, è già venuto al pettine: le nuove aree individuate non sarebbero sufficienti ad accogliere tutti i mitilicoltori provenienti dal primo seno. Ciò ha prodotto il malcontento di alcuni operatori ittici, come Egidio D’Ippolito, delusi dalla limitatezza dello spazio a disposizione. «A questo punto – sottolinea Imperatrice – sono di fondamentale importanza i criteri con cui il Comune e il Centro Ittico procederanno all’assegnazione delle aree».
Luciano Carriero, mitilicoltore colpito dall’emergenza Pcb, lancia l’ennesimo appello: «La priorità dev’essere data alle aziende che hanno gli allevamenti solo nel primo seno, sono loro che vivono il dramma maggiore». Si attende ora il via libera della Giunta comunale per l’avvio dell’iter di assegnazione delle aree. Tale passaggio risulta indispensabile per far partire il procedimento di classificazione delle acque del Lungomare per la mitilicoltura, che ha una durata di sei mesi. «Se si parte entro la fine di gennaio, l’iter sarà concluso a giugno, nello stesso periodo in cui le cozze potranno essere commercializzate. Ulteriori ritardi potrebbero mettere a serio rischio la produzione del 2012».
Alessandra Congedo