In aumento i tumori e le disfunzioni della tiroide. Intervista al dottor Cosimo Nume

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TARANTO – E’ in corso da ieri pomeriggio, al Grand Hotel Delfino, un importante convegno sulle neoplasie della testa e della gola. I lavori, coordinati da Salvatore Pisconti, Alfredo Procaccini e Giovanni Silvano, hanno visto giungere nella città ionica esperti provenienti da tutta Italia che si confronteranno su tecniche, diagnosi e terapie. Abbiamo approfittato della presenza del dottor Cosimo Nume, presidente dell’Ordine dei Medici di Taranto, per parlare del rapporto tra salute e inquinamento.

Dottor Nume, quali sono le patologie che attualmente destano maggiore preoccupazione sul nostro territorio?

Le neoplasie che colpiscono la tiroide e in generale le patologie che interessano il sistema endocrino, per le quali vi è una stretta correlazione con gli inquinanti ambientali e in particolare con le diossine. La prevalenza di queste patologie è una delle stimmate del principale problema di questa città. Come medici cerchiamo di affrontarlo sia sul piano della diagnosi e della cura, che su quello della prevenzione. Occorre percorrere tutte le strade per avere una città nuova, dove l’inquinamento non ci sia o sia molto limitato.

Vogliamo ricordare quali sono le altre malattie che presentano una criticità dal punto di vista ambientale?

Nell’ambito delle neoplasie possiamo citare alcuni tipi di leucemie, i linfomi non-Hodgkin e i tumori del polmone.

Gli ultimi dati ufficiali relativi al Registro Tumori risalgono al 2006. Che tendenza è emersa in questi ultimi anni?

Per la tiroide siamo in una fase di tendenziale incremento dell’incidenza, sia delle patologie tumorali che di quelle disfunzionali, che comunque potrebbero avere un legame con il fattore ambientale. Per le altre patologie non  si notano grandi differenze. Per quanto riguarda il Registro Tumori stiamo sicuramente scontando un forte ritardo, ma il lavoro viene portato avanti così bene che alla fine avremo un quadro chiaro della situazione, basato non sulle opinioni ma sui numeri.

Alessandra Congedo

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