Discarica Vergine, lettera aperta di AttivaLizzano al prefetto di Taranto
Lettera aperta di AttivaLizzano al prefetto di Taranto Carmela Pagano.
In occasione dell’incontro del 10 Febbraio 2011 presso la Prefettura di Taranto, Lei si è impegnata ad affrontare il problema della discarica Vergine che attanaglia la vita e danneggia la salute delle comunità che vivono nelle sue vicinanze alla presenza del Sindaco di Lizzano, avv. Dario Macripò e di una rappresentanza della cittadinanza, aveva promesso di avviare un tavolo tecnico con le istituzioni interessate (Arpa, Provincia, Regione, Comuni limitrofi). Durante l’incontro la Sua sensibilità e disponibilità hanno alimentato le nostre speranze nella risoluzione del problema. Con fiducia abbiamo atteso un risconto in merito.
Come Lei ben sa i cittadini sono seriamente preoccupati per il futuro proprio e delle generazioni avvenire, a causa dei veleni depositati nella discarica, per le esalazioni tossiche continuamente immesse nell’aria e per il rischio di contaminazione dell’acqua e dei terreni. Con la sua presenza costante, la puzza nauseabonda ci ricorda continuamente la nostra impotenza di fronte a questo scempio e, come genitori, ci fa sentire sconsiderati perché continuiamo a far vivere i nostri figli in un ambiente così a rischio per la loro salute e malsano per la loro crescita.
Certo prima o poi ci toccherà farlo, ma questa è la nostra terra, qui abbiamo il nostro lavoro, le nostre case ed è assurdo pensare di dover andar via perché qualcuno mette i propri profitti sopra ogni cosa e perché le istituzioni non riescono a tutelare il diritto fondamentale alla salute. Nel corso di quest’anno ci sono state fatte tante promesse dalle istituzioni e dai politici, ma non una di queste promesse è stata mantenuta. Siamo sfiduciati e sempre più ammalati e cominciamo a pensare che nessuno vuole risolvere questo che è un problema gravissimo e che sta avendo anche ripercussioni economiche sul nostro territorio, sia per quanto riguarda l’agricoltura che il turismo.
Ormai siamo giunti al termine dell’anno e, da ciò che apprendiamo, anche al termine del Suo mandato e le chiediamo che cosa ne è stato dell’impegno che Lei ha preso con noi e con noi e se ci sono stati concreti passi avanti verso la risoluzione di questo problema. Ci dispiacerebbe molto pensare che il Suo mandato non abbia prodotto cambiamenti significativi per la nostra situazione. Se non è ancora stato fatto nulla, la preghiamo di intervenire su questo problema prima che il Suo mandato si concluda. Certi del Suo interesse, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti e auguri per il prossimo anno.