Ilva, il circolo “P. Impastato” (Prc) e la cellula di fabbrica si dicono indignati

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Nell’epoca berlusconiana in cui l’immagine conta più della sostanza, l’Ilva di Taranto trova in questo recinto mediatico  il suo habitat naturale. Cartelloni pubblicitari 6 mt x 3 mt che invadono la nostra città, spot televisivi sia sulle emittenti locali sia presso i luoghi dove i lavoratori dovrebbero rifocillarsi, pubblicità sulla carta stampata, riviste “gentilmente” offerte dall’azienda ma mai richieste dai lavoratori e cerimonie sfarzose perpresentare il rapporto ambiente e sicurezza 2011.

Rapporto ambiente e sicurezza 2011? E il ricorso al Tar sull’Autorizzazione Integrata Ambientale ?

Troviamo inaccettabile l’atteggiamento dell’azienda che prima tesse le lodi dell’Aia e poi la contesta su “questioni tecniche che meritano necessari approfondimenti a livello amministrativo e una seria discussione in sede politica”.
Ribadiamo l’importanza del rilascio dell’AIA, nonostante il lungo iter durato 4 anni, duranti i quali l’ILVA ha potuto continuare a macinare profitti in una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti europei e facendo investimenti “patriottici” ( 120 mln di euro per l’ALITALIA).

La cellula di fabbrica ILVA e il circolo Peppino Impastato del Partito della Rifondazione Comunista, a dispetto di alcune blande prescrizioni, ritiene un importante passo in avanti il rilascio dell’AIA che consente agli enti preposti ed in primis ai lavoratori rappresentati dall’RLSA (rappresentate lavoratori sicurezza ambiente) di verificare l’operato e gli investimenti che le prescrizioni impongono.

La nostra città necessita di un cambiamento reale, la cellula di fabbrica crede sia possibile il continuo miglioramento dello stabilimento pe ridurre sempre di più l’impatto ambientale coniugando la salvaguardia dell’ambiente con quella dei posti di lavoro. Un’altra fabbrica è possibile!

Comunicato stampa della cellula di fabbrica Ilva e del circolo Peppino Impastato (Prc)

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