«Tale tassa sarebbe stabilita con il regolamento comunale, dato che gli enti locali, ai sensi dell’art. 119 della Costituzione, hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa – ha spiegato l’avvocato Nicola Russo, presidente del comitato cittadino – il tutto nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria basata sul principio “chi inquina paga”. Tale tassa dovrebbe persistere fino a quando la grande industria non deciderà di procedere alla riconversione ecocompatibile del suo apparato industriale».
L’applauso spontaneo con cui la platea ha accolto questa proposta la dice lunga sul suo gradimento. Ma questo è solo un aspetto di un progetto che si basa sul principio di sussidiarietà orizzontale e punta al primato della “cittadinanza attiva sull’apparato burocratico, nell’interesse dei giovani, della famiglia e della piccola e media impresa”.
Estratto dall’articolo pubblicato sul Corriere del Giorno del 27 ottobre 2011
Alessandra Congedo
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