Categories: AmbienteNews

Petrolio, il filo nero che lega due terre e la necessità di fare rete. Intervista ad Antonio Bavusi (Ola)

TARANTO – Due terre unite da un filo nero. Il petrolio parte dai giacimenti della Lucania per  poi essere raffinato nella città di Taranto. Un percorso che arricchisce pochi e preoccupa tanti. Di questo è pienamente consapevole Antonio Bavusi, attivista dell’Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista), tra i protagonisti del sit-in organizzato sabato mattina da Legamjonici davanti alla Raffineria Eni. Con lui anche il camper di sMemorandum, l’iniziativa itinerante che punta ad informare i cittadini sui rischi del petrolio.

«La gente deve sapere cosa avviene quando si trivella un pozzo o quando il petrolio viene trattato in un centro oli della Basilicata e nella Raffineria di Taranto – spiega Bavusi – gli allevatori che operano nei paraggi del centro oli sono costretti a chiudere le loro attività perché la gente non compra più i loro prodotti (carne, latte). Le conseguenze negative si sono viste soprattutto a Viggiano dove c’era un’attività agricola e zootecnica di un certo rilievo». 

Oltre a sottolineare la preoccupazione per l’impatto dell’idrogeno solforato (è recente l’intossicazione di venti operai dell’Elba Sud), Bavusi esprime grande preoccupazione per il rischio contaminazione delle acque. «Da quattro anni la diga del Pertusillo è in difficoltà – dice – dalle analisi effettuate da associazioni non governative è emersa la presenza di metalli pesanti nell’acqua e di idrocarburi nei sedimenti che nessun depuratore funzionante potrà eliminare. L’Arpab non offre sufficienti garanzie. Per loro va tutto bene. Noi, però, abbiamo bisogno di sapere cosa avviene davvero».

E parlando di Lucania si finisce per parlare – inevitabilmente – di Taranto: «Il problema è che la nostra acqua arriva nei vostri rubinetti. Così rischiate di essere avvelenati non solo dall’aria ma anche da ciò che bevete». Cosa intende proporre l’Ola per arginare questi rischi? «Noi chiediamo una legge regionale per la Basilicata che abbassi i limiti di emissione – risponde l’ambientalista – attualmente è troppo favorevole alle compagnie petrolifere: non tiene conto dell’impatto di un centro oli sulle sorgenti». Problemi comuni che richiedono strategie e azioni sinergiche. Di questo è convinto Bavusi: «Le associazioni ambientaliste lucane e tarantine devono lavorare in rete, in autonomia rispetto al mondo politico. Solo attraverso la collaborazione potremo ottenere dei risultati concreti». Insomma, da soli non si fa molta strada.

Alessandra Congedo

Leggi anche https://www.inchiostroverde.it/news/sit-in-contro-i-vel-eni-legamjonici-ribadisce-il-no-al-progetto-tempa-rossa.html

admin

View Comments

Recent Posts

Addio musica, in questo posto sarà vietata | Il Sindaco è stufo: la motivazione ha diviso la popolazione

Una notizia davvero sconvolgente per gli amanti della musica è stata diffusa in queste ultime…

29 minuti ago

‘Ho avuto una brutta sorpresa’: purtroppo il BONUS è stato rimosso | Gli italiani sono senza parole, tutto deciso in queste ore

Il calendario dei bonus in Italia è in costante evoluzione per i cittadini, ma questa…

5 ore ago

Offerte telefonia mobile, basta spese assurde e servizi inefficienti | Con meno di 4€ ecco il TOP del momento: le recensioni sono eccellenti

È ormai importantissimo avere il proprio telefono cellulare associato a una tariffa che garantisca un…

20 ore ago

‘Sono arrivati i soldi’: i cittadini esultano a metà | Purtroppo lo Stato ha dimenticato questa categoria: malumori in tutt’Italia

La notizia è ormai ufficiale: è arrivato il tanto atteso incentivo economico, ma solo metà…

1 giorno ago

Mai più CARTA IGIENICA in bagno: deve essere messa in frigo e ti salva la casa | Il motivo è veramente sbalorditivo

Seleziona con molta attenzione gli alimenti da introdurre nella tua dieta, perché se mangi un…

1 giorno ago

‘Evacuate la scuola’: il Dirigente manda via tutti | La nube tossica sta degenerando ovunque: gli abitanti di questo Comune sono disperati

Una notizia sconvolgente ha lasciato i cittadini italiani senza parole: si tratta della decisione presa…

2 giorni ago